La conseguenza

Vincitori e vinti nella Germania del dopoguerra, anche a letto

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TA_03510.NEF

La conseguenza
di James Kent
con Keira Knightley, Alexander Skarsgård, Jason Clarke, Kate Phillips (II), Jannik Schümann.
Voto Così così

Amburgo, 1945. Rovine. Tedeschi che razzolano tra macerie e rifiuti, vestiti di stracci e con l’alito cattivo perché non si nutrono abbastanza. Tra gli alleati c’è chi li considera vinti da tenere d’occhio perché tra di loro si mimetizzano gli hitleriani irriducibili, i lupi mannari, che fanno attentati, e chi li considera vinti di cui avere pietà. Il comandante militare inglese Jason Clarke (ironia della sorte: lo stesso attore appena visto nel ruolo del nazi in L’uomo dal cuore di ferro), è per la gestione umana dei vinti. Si insedia da governatore nella bella villa dell’architetto Skarsgaard (reso vedovo dai bombardamenti alleati e la cui figlia flirta con i terroristi) e chiama da Londra la moglie Keyra Knightley. Che, come feuilleton vuole, è triste per aver perso un bambino nei bombardamenti tedeschi e in crisi matrimoniale. E dunque, subito a letto con il nemico. Non si capisce bene se in questo genere di film vogliono dirci che l’amore è più forte della guerra o che la guerra è una splendida occasione per fare l’amore, poi ci sono le necessarie complicazioni con il pericolo degli attentatori, il nazismo di ritorno e il senso del dovere e della famiglia. Un melò da un romanzo melò.

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