My Generation, il film di David Batty in versione originale sottotitolata

Martedì 16 aprile 2019 alle ore 21 alla Sala Biografilm Milano (Cinema Colosseo) la proiezione della pellicola dedicata alla mitica Swinging London

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foto film My Generation

Un viaggio attraverso gli occhi di Sir Michael Caine

Presentato Fuori Concorso alla 74. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, My Generation è un vivo e suggestivo racconto personale attraverso gli anni Sessanta londinesi narrato dall’icona del cinema e attore premio Oscar Sir Michael Caine. Il film è un omaggio alla Londra degli anni Sessanta con l’esplosione della cultura pop, la Beatlemania, la minigonna, la fame creativa. Le barriere culturali crollano e fa la sua comparsa una generazione completamente nuova: anticonvenzionali, ribelli, pieni di energia, non fanno parte di una élite aristocratica ingessata e lontana dalla realtà. Sono i giovani della working class. La pellicola ci porta per mano nella mitica Swinging London alla riscoperta degli artisti che fecero grande quella stagione culturale, dai Beatles a Twiggy, dal fotografo David Bailey a Marianne Faithfull, dai Rolling Stones alla stilista Mary Quant, creatrice della minigonna. Con ritmo e con immagini travolgenti una stagione creativa irripetibile è ripercorsa dall’attore londinese orgoglioso delle sue origini popolari (nasce cockney da una famiglia proletaria di un quartiere della metropoli inglese). Dopo aver cambiato il suo cognome da Micklewhite in Caine ispirandosi al film L’ ammutinamento del Caine del 1954, Michael iniziando la sua carriera di interprete prima in teatro e poi in televisione e al cinema, dovrà fare i conti con le rigide regole della società britannica di quegli anni ancora fortemente classista. Il suo primo vero ruolo importante, quello di un ufficiale aristocratico delle truppe coloniali in Sud Africa in Zulù, gli verrà assegnato solo perché il regista Cy Endfield è statunitense e non può accettare le convenzioni del mondo tradizionalista britannico.  L’ archivio di immagini di repertorio presenti nel film ci mostra un’Inghilterra affascinante e mitica che ha influenzato generazioni di giovani di tutta Europa.

Pierfranco Bianchetti , giornalista pubblicista e socio del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani è laureato in Sociologia a Trento. Ex funzionario comunale, responsabile dell’Ufficio Cinema del Comune di Milano, ha diretto n l’attività del Cinema De Amicis fino alla chiusura nel 2001. Ha collaborato a Panoramica – I Film di Venezia a Milano, Locarno a Milano, Il Festival del Cinema Africano; Sguardi altrove; ha scritto sulle pagine lombarde de l’Unità e de Il Giorno, Spettacoli a Milano, Artecultura, Top Video; Film Tv; Diario e diversi altri periodici. Attualmente collabora a Diari di Cineclub, Grey Panthers, il Migliorista, Riquadro.com, pagina facebook Sncci Lombardia. Ha pubblicato nel 2021 per Aiep Editore “L’altra metà del pianeta cinema-100 donne sul grande schermo” e nel 2022 per Haze Auditorium Edizioni “Cinemiracolo a Milano. Cineclub, cinema d’essai e circoli del cinema dalla Liberazione a oggi”.

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