La Festa della Liberazione nelle sale della Cineteca Italiana a Milano

Giovedì 25 aprile 2019 allo Spazio Oberdan e al MIC- Museo Interattivo del Cinema due film dedicati alla lotta per il ritorno della democrazia

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Foto film Il terrorista

Il cortometraggio Via Oslavia 8. Partigiani  è in programma a Area Metropolis 2.0 Paderno Dugnano

In una villa isolata, sontuosa e decadente, al tempo della Repubblica di Salò, si riuniscono quattro signori, rappresentanti di tutti i poteri, quattro ex meretrici e una schiera di ragazzi e ragazze catturati tra i figli dei partigiani o partigiani essi stessi che saranno vittime sacrificali di ogni sorta di efferatezze. Uscito postumo nel 1975 dopo tre settimane dalla tragica fine di Pier Paolo Pasolini, Salò o le 120 giornate di Sodoma (Spazio Oberdan ore 17,30), è subito sequestrato dalle autorità e tagliano di ventun minuti rispetto all’ originale. Il grande intellettuale italiano sceglie la Repubblica di Salò come metafora del Potere nefasto descritto da Sade. Nel 1963 Gianfranco de Bosio gira Il terrorista (MIC ore 17) uno dei film più importanti sulla Resistenza in grado di analizzare i problemi storici e politici che furono alla base della lotta partigiana. Venezia fine del 1943. L’ ingegnere Renato Braschi (Gian Maria Volontè), esponente del Partito d’ Azione, è il comandante di un gruppo di patrioti che compie atti di sabotaggio contro gli occupanti tedeschi di cui fanno parte un professore, un ragazzo del popolo, un impiegato, aiutati da un giovane sacerdote. Braschi è un combattente inflessibile che si mette in contrasto con il Comitato di Liberazione Nazionale della città più incline ad una lotta meno cruenta. Quasi tutti questi coraggiosi resistenti dovranno affrontare una conclusione tragica.  Via Oslavia 8. Partigiani (in programmazione @Area Metropolis 2.0 Paderno Dugnano e presentato prima delle altre proiezioni) è un cortometraggio, prodotto da Nitrato srl di Fondazione Cineteca Italiana in collaborazione con ANPI di Paderno Dugnano, che racconta la Resistenza proprio a partire dal punto di vista privilegiato di Area Metropolis 2.0, sala storica, dove avvenne un fatto di sangue nel 1945. Con una serie di testimonianze e preziosi filmati d’archivio, il film propone una riflessione più ampia sui temi della Resistenza oggi e sull’importanza di tenere vivo il ricordo di storie e di persone destinate altrimenti all’ oblio.

 

Pierfranco Bianchetti , giornalista pubblicista e socio del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani è laureato in Sociologia a Trento. Ex funzionario comunale, responsabile dell’Ufficio Cinema del Comune di Milano, ha diretto n l’attività del Cinema De Amicis fino alla chiusura nel 2001. Ha collaborato a Panoramica – I Film di Venezia a Milano, Locarno a Milano, Il Festival del Cinema Africano; Sguardi altrove; ha scritto sulle pagine lombarde de l’Unità e de Il Giorno, Spettacoli a Milano, Artecultura, Top Video; Film Tv; Diario e diversi altri periodici. Attualmente collabora a Diari di Cineclub, Grey Panthers, il Migliorista, Riquadro.com, pagina facebook Sncci Lombardia. Ha pubblicato nel 2021 per Aiep Editore “L’altra metà del pianeta cinema-100 donne sul grande schermo” e nel 2022 per Haze Auditorium Edizioni “Cinemiracolo a Milano. Cineclub, cinema d’essai e circoli del cinema dalla Liberazione a oggi”.

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