Il Cubo di Rubik: la community musicale che rivoluziona la musica strumentale

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Una community musicale, un progetto innovativo di rock strumentale, alimentato dalla voglia di creare qualcosa di nuovo e diverso: ecco quello che propone il Cubo di Rubik, nato dall’idea dei tre musicisti, Salvatore Bazzarelli, Leonardo Cavalca e Nicola Denti. Tre spiriti diversi, pronti a fondere i loro stili per creare qualcosa di innovativo. Diamo loro la parola, per farci spiegare questo enigmatico progetto.

Proporre un progetto strumentale, al giorno d’oggi richiede una bella dose di coraggio: come avete preso la decisione di intraprenderlo?

Leonardo: Il progetto musicale nasce da un’esigenza di proporre un’idea musicale in un modo diverso dal solito, anziché sotto forma di band che ha il solo scopo di esibirsi live abbiamo pensato di sfruttare i canali di internet e avere obiettivi più ampi, non limitandoci alle sole esibizioni live. Certo, questa è una decisione che richiede sicuramente coraggio e molta attenzione in quanto il potenziale pubblico che internet raccoglie è molto vasto e numeroso.

Salvatore: Il progetto nasce prima di tutto dalla voglia di far ascoltare cose proprie, quindi proprie creazioni o anche arrangiamenti personali su di una musica. Inoltre, mi sono reso conto che lo scenario musicale è sempre più saturo di tributi, che sicuramente danno la possibilità di andare in giro a suonare, ma allo stesso tempo castrano la possibilità di evoluzione, sia in termini artistici che pratici. Si aggiunga il fatto che, i luoghi in cui suonare in modo dignitoso stanno sparendo sempre di più… quindi nasce in automatico l’esigenza di fare qualcosa di diverso.

Suonate rispettivamente, batteria, chitarra e tastiere? Come mai nel vostro gruppo non appare un bassista “ufficiale”?

Leonardo: Inizialmente abbiamo pensato di cercare un bassista che sposasse il progetto, ma poi abbiamo preferito chiamare diversi bassisti, così facendo avremo diverse collaborazioni di musicisti validi e ognuno potrà apportare al progetto le sue peculiarità.

Nicola: Il progetto nasce da noi 3 e non ci siamo posti il problema di trovare componenti fissi, anzi l’intento è quello di creare una community musicale e coinvolgere più musicisti possibili nei più svariati modi, non abbiamo limiti, il Cubo di Rubik d’altronde più di 43 miliardi di combinazioni (ecco forse 43 miliardi di video la vedo dura….)

Nicola Denti

Quali sono i vostri programmi a riguardo per i prossimi mesi? Intendete suonare dal vivo o proporre solo pezzi in studio?

Leonardo: Come dicevo prima gli obiettivi sono molteplici.. Inizialmente proporre dei video ma in un secondo momento ben vengano le occasioni di esibirsi live e/o in altri contesti.

Nicola:Vediamo come si evolve, sarebbe bellissimo anche proporre musica strumentale dal vivo, confido sempre che ci sia tanta gente appassionata affamata di musica di qualità.

Salvatore: Personalmente, punto a creare un repertorio di video Studio/Live, dare credibilità al progetto e qualora vi siano le condizioni giuste, perché no, fare anche qualche live.

Ed i vostri progetti personali?

Leonardo: Personalmente oltre alle sessioni live ultimamente mi sto dedicando molto alla registrazione in studio e all’insegnamento in diverse scuole della zona. Il mio obiettivo primario è trasmettere passione nella musica e nello strumento a chi si rivolge a me per imparare a suonare la batteria.

Nicola: Da un anno sto lavorando assiduamente al mio disco solista, musica strumentale chitarristica ispirata ai grandi chitarristi come Joe Satriani, Jeff Beck, Steve Vai e alla musica progressive rock. Ho fatto una campagna di crowdfunding che, oltre ogni aspettativa, ha raggiunto quasi il 200% di quello che mi ero preposto di raggiungere e questo per me è stato davvero un grande successo. Ora non mi rimane che attendere le fasi finali, mastering, stampa fisica e poi uscirà il disco, di cui sono estremamente fiero. Il titolo dell’album, nel quale ho coinvolto diversi musicisti, sarà Egosfera.

Salvatore: Questo è già un progetto personale! 🙂

Oltre al Cubo di Rubik, portate avanti da anni tanti progetti musicali. Mi raccontate un bel ricordo di uno dei vostri concerti?

Nicola: Da parecchi anni ormai sto suonando con le Custodie Cautelari e la Notte delle Chitarre e ho avuto la fortuna di suonare con i più grandi chitarristi italiani e non solo. Sicuramente tra gli ultimi un bellissimo concerto è stata la più grande notte delle chitarre, abbiamo suonato ad Asti per più di 4 ore insieme a 12 famosi chitarristi, un’impresa molto impegnativa , molto emozionante, abbiamo avuto quasi 5000 spettatori provenienti da tutta Italia e tutto il ricavato è stato devoluto in beneficenza.

Salvatore: I ricordi sono tanti, da circa 10 anni suono professionalmente con le Custodie Cautelari, ma ho iniziato ad andare sui palchi verso gli 11 anni (oggi ne ho 39). Ovviamente le dimensioni del tutto, erano diverse, cioè sono passato dal pub al palco grande con gli artisti famosi che vedevo in Tv e che spesso cercavo di imitare. Tra l’altro io sono fan delle persone con cui lavoro, quindi a mente, un momento particolare è stato il mio primo concerto con Maurizio Solieri, quando nella mia spia sentii il Riff di “Lo Show” ebbi la pelle d’oca e mi scese una lacrima! Ma ripeto… ogni concerto ha una storia e tanti bei ricordi!

Salvatore Bazzarelli

E un momento che non vorreste ripetere?

Nicola: Ad essere sincero, ogni errore e ogni situazione andata apparentemente male è stata un grande insegnamento per la mia professione, anzi sono sempre stati un grande stimolo per fare meglio.

Salvatore: Non ce ne sono, perché anche i momenti brutti sono serviti… anzi, direi più di quelli belli!

Quando avete capito che la musica sarebbe diventato il vostro mestiere?

Leonardo: Ho sempre suonato la batteria.. fin da quand’ero piccolino. E’ stato un hobby piuttosto sporadico fino ai 13/14 anni.. a quell’età avevo addirittura smesso di suonare per qualche mese. Ma poi è arrivata la passione per il rock, formai la mia prima band assieme a degli amici e da quel momento la musica diventò una costante nelle mie giornate e iniziavo a maturare il sogno e l’esigenza di dedicarmici completamente.

Nicola: L’ho sempre desiderato fin da quando a 10 anni ho iniziato a suonare, mi sono impegnato tantissimo per raggiungere il mio obiettivo, l’importante è essere determinati, dedicare tanto tempo allo studio ma soprattutto non lasciarsi scappare nessuna occasione o lasciarsi fregare dalla paura di non essere all’altezza della situazione.

Salvatore: Il giorno che salii sul palco ebbi una adrenalina pazzesca… il palco è una droga e quindi all’inizio sognavo solo ad occhi aperti… poi un giorno di quasi 10 anni fa accaddero delle cose che mi catapultarono dalla Calabria al Nord ed oggi sono qua grazie a due persone: Clara Moroni ed Ettore Diliberto! La musica è diventata il mio mestiere (a tutti i costi) il giorno che presi quel treno che da Amantea mi porto su!

Tornando indietro lo rifareste?

Leonardo: Assolutamente sì. Nonostante abbia molti altri interessi oltre alla musica, anche lavorativamente parlando, nessuno di essi mi consentirebbe di vivere così appieno il mio lavoro.

Nicola: Senza alcun dubbio, è sempre stata una cosa più forte di me volerne fare la mia professione… mi ricordo che quando andavo all’università, facoltà di ingegneria informatica, saltavo le lezioni per chiudermi in macchina a suonare tanta era voglia e la passione di crescere e migliorami sempre di più…

Salvatore: Sì, lo rifarei!

Quali sono le vostre fonti di ispirazione, i musicisti che vi hanno reso ciò che siete oggi?

Leonardo: I miei genitori non sono musicisti e nemmeno grandi ascoltatori di musica, ma per fortuna quando ero piccolo mi sono capitati tra le mani degli ottimi album che sono riusciti a farmi amare la musica fin da subito. Ad esempio qualche album di Zucchero degli anni 90, “Made in Japan” dei Deep Purple, George Michael, Beatles  e Bruce Springsteen. Successivamente mi innamorai del rock e dei grandi classici come gli AC/DC, Led Zeppelin, Pink Floyd, Metallica, Police e molti altri. Negli anni i miei gusti si sono spostati verso immensi artisti quali Chick Corea, Herbie Hancock, YellowJackets, Weather Report, John Scofield, Joshua Redman, Al Jarreau e molti altri, senza citare i grandi della batteria tra i quali il mio idolo rimarrà sempre Steve Gadd.

Leonardo Cavalca

Nicola: Ti racconto qualche aneddoto perché i musicisti che mi hanno ispirato sono davvero innumerevoli. Mio padre mi ha tramandato la sua passione per il progressive rock, ascoltavo fin da piccolo le sue cassette e i miei eroi erano Genesis, King Crimson, PFM, Banco, Pink Floyd ecc.. Ho sempre ammirato in questo genere musicale lo spirito di ricerca musicale che in un qualche modo riesce sempre a sorprenderti. Altro momento importante è stato aver visto nel 1991 il Freddie Mercury Tribute Concert in TV, in quell’occasione ho conosciuto tantissimi artisti, rimasi impressionato dalla loro potenza quando sentii aprire il concerto i Metallica con Enter Sandman. Ricordo poi il momento in cui mi regalò a 13 anni Time Machine di Joe Satriani, mi sembrava di ascoltare davvero un alieno alla chitarra, da lì ho inizato a seguire tutti i miei eroi chitarristici. Qualche anno dopo un amico mi passò Falling into Infinity dei Dream Theater (perchè a lui non piacevano) e da lì me ne sono innamorato, tanto che per parecchi anni sono stato iscritto al loro fan club. Mi fermo qui dai perchè potrei raccontartene un miliardo…

Salvatore: Sono tanti, sicuramente Jon Lord, Keith Emerson… guardando in Italia, Flavio Premoli e Roby Facchinetti. Ma non sono mai stato un fissato del musicista, ma più del progetto complessivo e quindi della musica come quella dei Queen, dei Deep Puple, della Pfm, dei Pooh, di Vasco Rossi ecc… perché ogni “storia musicale” mi ha insegnato cose!

Quali sono i prossimi appuntamenti in cui potremo vedervi suonare dal vivo?

Nicola: Ci avviciniamo all’estate e inizierò ad avere un po’ di concerti, con le più svariate situazioni musicali, chissà che magari non capiti un’occasione per esibirci anche con il Cubo di Rubik, speriamo…

Salvatore:Il prossimo appuntamento live è il 1 Giugno in provincia di Brescia con la Notte delle chitarre, in cui ci saranno insieme alle Custodie Cautelari, Matt Backer, Giuseppe Scarpato, Luca Colombo, Maurizio Solieri, Cesareo e Giacomo Castellano!

A quando il secondo Cubo di Rubik?

Leonardo: Il nostro obiettivo è quello di fare uscire un video al mese.

Di seguito il video di Distorted Reality, il primo Cubo di Rubik da risolvere.

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