Omaggio a Pupi Avati

Lunedì 3 e lunedì 10 giugno 2019 alla Casa del Cinema di Roma il Fantafestival organizza una giornata dedicata al maestro del gotico

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Foto Pupi Avati

In collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale

Ha 81 anni, nelle vene autentico sangue bolognese, una grande barba e un passato onorevole come clarinettista jazz, Giuseppe (Pupi, in omaggio ad un flirt lontanissimo della madre con un violinista viennese 81 anni, nelle vene autentico sangue bolognese nelle vene, un’aria paciosa, una venuto in villeggiatura nel 1925 a Sasso Marconi), dopo gli studi in Scienze politiche all’ Università di Bologna e una lunga militanza in un complesso musicale, il Rheno Jazz Band, in giro per l’Europa, si impiega alla Findus (allora azienda all’ avanguardia nei surgelati), ma la passione per il cinema è in agguato. Prima è aiuto regista di Piero Vivarelli nel film Satanic, poi nel 1968 riesce a firmare il suo primo lungometraggio Balsamus, l’uomo di Satana, una pellicola dalle tendenze gotiche. Insieme al fratello Antonio in qualità di produttore e ad un gruppo di attori-amici, Gianni Cavina, Carlo Delle Piane e Lino Capolicchio, dà vita ad un cinema originale nel panorama italiano, spesso di sapore autobiografico, d’ambientazione emiliano-bolognese e dai connotati favolistici-sentimentali. Dopo due deliziosi sceneggiati televisivi (Jazz Band, 1978 e Dancing Paradise, 1981), Avati dipana le sue storie provinciali nelle quali i protagonisti sono sempre individui non baciati dalla fortuna (gli sfigati), verso i quali la tenerezza e la comprensione sono evidenti. La manifestazione della Casa del Cinema prevede alle ore 16 di lunedì 3 giugno la proiezione dell’horror Zeder, 1983 e alle ore 18 la presentazione del volume Pupi Avati. Gotico italiano (EUS, 2019), curato da Simone Starace. Per l’occasione il Fantafestival consegnerà al cineasta una targa al merito, mentre lunedì 10 giugno saranno proiettati altre due pellicole da lui dirette, L’ amico d’ infanzia, 1994 (ore 15.30) e L’ arcano incantatore, 1996 (ore 17.15), a cui faranno seguito presso il Cinema dei Piccoli altri due film scritti e prodotti da Avati, Macabro, 1980 e La stanza accanto, 1994. L’ ingresso è gratuito.

Pierfranco Bianchetti , giornalista pubblicista e socio del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani è laureato in Sociologia a Trento. Ex funzionario comunale, responsabile dell’Ufficio Cinema del Comune di Milano, ha diretto n l’attività del Cinema De Amicis fino alla chiusura nel 2001. Ha collaborato a Panoramica – I Film di Venezia a Milano, Locarno a Milano, Il Festival del Cinema Africano; Sguardi altrove; ha scritto sulle pagine lombarde de l’Unità e de Il Giorno, Spettacoli a Milano, Artecultura, Top Video; Film Tv; Diario e diversi altri periodici. Attualmente collabora a Diari di Cineclub, Grey Panthers, il Migliorista, Riquadro.com, pagina facebook Sncci Lombardia. Ha pubblicato nel 2021 per Aiep Editore “L’altra metà del pianeta cinema-100 donne sul grande schermo” e nel 2022 per Haze Auditorium Edizioni “Cinemiracolo a Milano. Cineclub, cinema d’essai e circoli del cinema dalla Liberazione a oggi”.

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