I morti non muoiono

Jim Jarmusch dice la sua sugli zombie

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I morti non muoiono
di Jim Jarmusch
con Bill Murray, Adam Driver, Tilda Swinton, Chloë Sevigny, Steve Buscemi, Danny Glover.
Metacinema zombie

In un posto della provincia profonda che si chiama come una canzone di Frank Zappa, Centerville, e dove arrivano dei ragazzi con Pontiac Tempest come quella di La notte dei morti viventi di Romero, mentre i telegiornali tranquillamente comunicano che l’inclinazione dell’asse terrestre si è spostata e i campi magnetici impazziscono, i morti escono dalle tombe e rantolano l’ultima cosa che hanno desiderato in vita (Chardonnay le ubriacone, wi-fi i maniaci della rete, giocattoli i bambini). Tre poliziotti sono di pattuglia. Perplessi. È il consueto film di zombie nel nulla dell’America rurale, dove i morti non corrono mai ma ti raggiungono sempre e dove devi fargli saltare la testa per fermarli. Non è il consueto film di zombie, perché decapitati i morti viventi non emettono sangue ma polvere nera e perché è un film di zombie rivisitato da Jim Jarmusch. Il che significa il consueto imperturbabile aplomb dei personaggi che sfiorano il surreale, citazioni di citazioni di citazioni e soprattutto attori e attrici che arrivano da altri film di Jarmusch e sottintesi che sembrano facili ma celano trabocchetti: facile scoprire dal portachiavi a forma di astronave che Adam Driver è legato a Guerre stellari, ma difficile intuire a cosa serve strizzare l’occhio e a cosa porterà (veramente no: provate a fare ipotesi esasperate e poi aspettate di vederle volar via in modi inaspettati). L’andamento è consono al film: all’inizio ha la lentezza del morto vivente, poi ti assedia e alla fine ti raggiunge. Jim Jarmusch gioca col genere o fa sul serio? Ricordatevi che è il regista dei cowboy in migrazione verso l’aldilà (Dead Man), dei vampiri che mettono l’immortalità al servizio dell’estetica (Solo gli amanti sopravvivono) o dei guidatori di bus poeti (Paterson). E che a un certo punto nel film fa parlare del film: il massimo del pop esploso dall’interno. Ah, la canzone così ascoltata per tutto il film, è nata per il film…

 

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