Ieri sera è stata inaugurata l’Edizione 2019 del TRI-P Music Festival ai giardini della Triennale di Milano con il concerto di Andrew Bird. La kermesse proseguirà il 2 luglio con il concerto dei Tinariwen e il 22 luglio con il set di Calexico and Iron & Wine.
Andrew Bird ha registrato un album in una stalla, uno sul fondo di un canyon e un altro sulla riva di un fiume. Suona il violino da autodidatta, la chitarra come un folksinger e fischia meglio di un profeta. È irriverente, profondo, sempre incantevole. Se non fosse un geniale songwriter sarebbe un filosofo esistenzialista, consumato dalla Storia e lucidamente umano. Nel suo ultimo album My finest work yet (“il più bello finora”) cita Sisifo e la Catalogna, si raffigura come Marat nella vasca da bagno e da whistle-blower qual è ci avverte che “la Terra sta girando più veloce”, “c’è una guerra civile fredda” e “siamo tutti fottuti”. Eppure riesce lo stesso a scherzarci su, a canzonare la catastrofe in arrivo. Questo è il pane dei forti, direbbe Baudelaire, e la musica di Andrew Bird non è da meno.
In apertura la cantautrice Madison Cunningham, che ha poi accompagnato Andrew Bird nel corso della serata.
Le foto del concerto di Andrew Bird e Madison Cunningham alla Triennale di Milano, mercoledì 26 giugno 2019
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