I Pinguini Tattici Nucleari possono diventare “the next big thing” del panorama musicale italiano?

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Quando ho recensito Fuori dall’Hype, l’ultimo disco dei Pinguini Tattici Nucleari, mi sono posto una domanda: «Possono essere “the next big thing” del panorama musicale italiano?».

Per provare a darmi una risposta, ieri sera sono andato al Parma Music Park per una tappa del loro lungo tour estivo che toccherà i festival e le piazze più importanti d’Italia. Com’era prevedibile, gran parte della scaletta è dedicata al loro ultimo disco (7 canzoni su 10), anche se non mancano diversi brano più storici, da Cancelleria a Irene. Anche l’inizio del concerto è riservato a un pezzo un po’ più vecchio, Tetris, per poi passare a Nonono e Le Gentil dedicato all’astronomo francese, Guillame Le Gentil. Dopo La strategia della tenzone, cantata dal tastierista Elio Biffi, si passa ai brani più recenti: in successione, Lake Washington Boulevard (cantata a ripetizione dai fan prima dell’inizio del concerto), Fuori dall’Hype e Sashimi, sulla quale ogni componente della band si esibisce con un kimono. Si passa poi al momento in cui far crescere il ritmo del concerto con i brani più famosi e amati: Gioventù brucata, Antartide, Cancelleria, Bagatelle e Freddie, che fan cantare il pubblico a squarciagola.

Se avevo definito Fuori dall’Hype il disco della loro maturazione, anche questo concerto può essere definito tale: molto più a fuoco con la loro direzione artistica, mancano le divagazioni di stile, dal punk di Sudowoodo al reggae di Me Want Marò Back, fino al death metal di Giovanni Muciacccia orribilmente mutilato con forbici dalla punta arrotondata.
Una scelta che traccia una chiara linea da seguire e che rende ancora più credibile (ma soprattutto autorevole) il progetto artistico dei Pinguini Tattici Nucleari. Se tutti i ragazzi del gruppo (Elio Biffi alle tastiere, Simone Pagani al basso, Lorenzo Pasini e Nicola Buttafuoco alle chitarre e Matteo Locati alla batteria) meritano un applauso, una nota di merito va attribuita a Riccardo Zanotti, voce e leader dei Pinguini, un frontman davvero a suo agio sul palco e dal grande carisma: parla a lungo con il pubblico lanciando, sempre con ironia, dei messaggi molto importanti (come l’invito all’utilizzo del preservativo, che con un pubblico composto principalmente da 20enni può essere fondamentale).

Inizialmente mi ero chiesto se i Pinguini Tattici Nucleari potessero essere considerati the next big thing del panorama musicale italiano: non ho la sfera di cristallo, ma credo la strada che hanno intrapreso possa regalare grandi soddisfazioni. Io scommetterei su di loro.

SCALETTA:
Tetris
Nonono
Le Gentil
La strategia della tenzone
Lake Washington Boulevard
Fuori dall’Hype
Sashimi
Gioventù brucata
Verdura
Antartide
Cancelleria
Bagatelle
Freddie

BIS
Sciare
Irene

Le foto del concerto dei Pinguini Tattici Nucleari al Parma Musica Park, a cura di Silvia Saponaro

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