Sponz Fest 2019, torna il festival ideato da Capossela

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Vinicio Capossela Sponz Coultura
© Luigi Zannato

Sponz Fest, il festival itinerante di musica, cultura e suggestioni etnoantropologiche ideato e diretto da Vinicio Capossela, giunge quest’anno alla sua settima edizione scegliendo come tema Sottaterra, ed è stato presentato così dallo stesso Capossela lo scorso 1° agosto: «Questi dell’alta Irpinia sono luoghi di frontiera, dove è il paesaggio, naturale e umano a parlare. Un luogo dove ogni mattina si rinnova la creazione del mondo. C’è anche un mondo del sottosuolo fatto di grotte, cunicoli caverne, scavate dall’uomo da millenni per trovare riparo. E qui abbiamo deciso di rifugiarci per questo Sponz Fest : Sottaterra. Quando i tempi si fanno duri, quando le minacce si fanno più cupe, allora bisogna ritirarsi e fortificarsi per venire nuovamente alla luce. Incubare e risorgere. Come diceva Dimitri Karamazov: “E allora noi, uomini del sottosuolo, intoneremo dalle viscere della terra un tragico inno a Dio che dà la gioia!”. Alle pestilenze contemporanee sono dedicati i tre grandi concerti a cui andremo muniti di mascherine per immunizzarci dalle infezioni contemporanee: lo streptococco dell’indifferenza, l’epidemia della paura del diverso, la tubercolosi del silenzio, il virus dell’individualismo collettivo».

Il fest si svolgerà a Calitri, in provincia di Avellino, e interesserà i comuni di Cairano, Lacedonia, Sant’Angelo dei Lombardi, Senerchia e Villamaina.  Una settimana in movimento fra musica, teatro, performance, reading, proiezioni, escursioni di trekking e in bici, happening, laboratori per bambini. Sponz Fest non è un festival tradizionale, costruito in modo statico come vetrina per il consumo di eventi e con un programma fisso, quanto piuttosto «un luogo per fare esperienza di sé e degli altri, per indagarsi e indagare. Per fare del paesaggio una sorta di basso continuo e per fare della vita occasione di pratica dell’arte dell’incontro. Per sperimentare in noi stessi la complessità e ammutinarsi per una settimana alla dittatura della semplificazione».

Questa edizione si articolerà, anche geograficamente, secondo tre grandi traiettorie: Sponz Fest, cioè il festival tutto, diffuso nel centro di Calitri e degli altri paesi coinvolti; Sponz Pest, ovvero le tre grandi serate musicali al Vallone Cupo di Calitri dal 22 al 24 agosto; e Trenodía, il progetto di arte pubblica di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, ideato e curato da Mariangela e Vinicio Capossela e coprodotto dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 e Sponzfest Sottoterra 2019, che coinvolgerà pubblico e artisti durante tutta la settimana. Calitri, sotto l’egida di Matera ’19, sarà dunque Capitale europea della cultura per un giorno, sabato 24 agosto.

Sponz Fest si aprirà con il tradizionale concerto all’alba, quest’anno sul monte Calvario di Calitri, dopo una introduzione di  temi e programmi la sera precedente in Villamaina. A esibirsi davanti al sole che nasce da dietro al vulcano spento del Vulture, un duo di eccezione: uni dei maggiori compositori e suonatori di buzuki degli ultimi 50 anni, il greco Manolis Pappos, e l’instancabile ri-trovatore del rebetico delle origini, Dimitri Mistakidis, alla chitarra. Il loro è un omaggio all’ “amanes”, il lamento che viene da Oriente. Così come da levante sono sempre venute le musiche che hanno accompagnato l’inizio del Fest in tutti questi anni, dal 2014 in poi.

Momento clou del festival, il grande concerto di Vinicio Capossela del 24 agosto dal titolo Sottaterra. Concerto per uomini e pesti. Nell’anno di uscita del suo ultimo album Ballate per uomini e bestie (pubblicato lo scorso 19 maggio), Vinicio ospiterà sul palco alcuni dei protagonisti del disco e diversi compagni di viaggio di una vita in musica: dal Texas, la voce di frontiera più evocativa dai tempi di Johnny Cash, quella del cowboy solitario Micah P. Hinson; dalla dimensione internazionale si passa a quella locale e personale con il tributo alle canzoni della cupa del Flaco Jimenez della Valle dell’Ofanto, Peppino “Tottacreta” Galgano alla fisarmonica (protagonista con il chitarrista di Vinicio “Asso” Stefana del progetto da ballo di prossima pubblicazione dal titolo Guerra). E poi, la banda d’ottoni BBP (Bassa Banda Processionale) guidata per tutta la settimana da Daniele Sepe. La tradizione rancheras sarà rappresentata dal mariachi solitario Flaco Maldonado, fondatore del mitico Florida di Modena, e dalla la tromba di Sergio Palencia Osorio. «Un concerto — come lo definisce l’autore — definitivo, pestilenziale, radicale e antologico, per incutere timore ai porci selvaggi sotto la terra del vallone cupo, non senza incursioni nelle pestilenze contemporanee».

SPONZ PEST (22 – 24 AGOSTO)

Sponz Pest, ovvero tre serate tra speranze e pestilenze contemporanee, in località detta Vallone Cupo, sulla collina di Calitri (fuori le mura del centro storico come si conviene a un lazzaretto), alla quale si accederà in corteo rituale accompagnati da banda. Si parte il 22 agosto con lo sciamano del suono Enzo Avitabile insieme ai Bottari (nati sottaterra, nelle cantine, a preservare il vino dai cattivi spiriti), in ‘A pest’. Pattuglia di pastellessa preceduta da processione a passo della morte: un concerto-rappresentazione che celebrerà la peste, la cura, l’esorcismo. La purificazione a mezzo dal ritmo, e ‘mman ‘ngopp o groove. L’arcaico che si fa urbano e contemporaneo. Un concerto “bomba atomica”, come lo definisce lo stesso Avitabile, che lo ha portato in ogni angolo del mondo ma mai in questa forma scenica. Accanto a lui, a esorcizzare la pestilenza contemporanea, l’ospite speciale Ntò, già fondatore dei Co’Sang e da oltre un decennio figura di riferimento del rap italiano.

Il 23 agosto sarà la volta invece di ‘A ‘mascarata. Trap, Pest e altre Dannazioni.  In un Concertato di voci comprensive e autotune, sul palco si alterneranno nomi tanto di culto quanto diversi. Ad accomunarli è la peste che arriva e si muove tra noi in maschera: la peste che viaggia sul web, luogo degli infingimenti, della proiezione e moltiplicazione delle personalità. A questo ballo in maschera, visuale o sonora, prenderanno parte il «corsaro Morgan, poeta dadaista che maschera se stesso con la sincerità della sua vita esibita in pubblico; Young Signorino, perché la maschera può modificare il volto ma anche la voce, come fa l’autotune, vero suono artificiale di questa epoca e icona sonora del genere trap che è rigurgito di nichilismo punk in un momento storico in cui tutto è mercificato; di nuovo ‘Ntò, un infiltrato capace di insinuarsi fra le maglie di Gomorra–la serie e di dare vita a video dai continui rimandi cinematografici; gli Almamegretta Dub Box guidati dal loro leader Raiz, voce fusa negli anni col battito della dub, della trance, del pop e della tradizione musicale ebraica, con brani come Figli di Annibale e Fatallà, che riascoltati oggi rivelano la loro natura di profezia compiuta; The André, voce mascherata capace di portare i testi più crudamente trappisti ai registri del più grande bardo nazionale; Enzo Savastano (fresco di Premio Musicultura), dissacratore di ogni genere in grado di mimetizzarsi con la voce, dal neomelodico all’indie, alla trap. E poi Livio Cori, rapper all’ombra del Vesuvio, cantautore e maschera attoriale (Gomorra– La serie), sospettato per mesi di essere Liberato. Un universo sonoro  intermezzato dal più grande emulatore e modificatore di voci umane dai tempi di Alighiero Noschese: Neri Marcorè». Per difendersi dalle pestilenze contemporanee, al pubblico che assisterà alle tre serate dello Sponz Pest verrà fornita in dotazione l’apposita maschera per bocca monouso e traspirante.

 SPONZ FEST E TRENODIA (19 – 25 AGOSTO)

Il Fest è invece tutto ciò che ci sarà allo Sponz e in particolare le attività festive e salvifiche che si svolgeranno fra i vicoli dell’antico centro storico di Calitri e negli altri paesi coinvolti. Di grande impatto paesaggistico le trasferte diurne sulla sommità di Cairano, nelle sue cantine ipogee, nella oasi naturale di Senerchia, nel centro storico di Lacedonia e i percorsi processionali di Trenodia.

Dal concerto all’alba alla serata conclusiva sotto al castello longobardo di Sant’Angelo dei Lombardi, per tutta la settimana, oltre alle attività laboratoriali, ci saranno gli artisti e gli studiosi della Libera Università dei Ripetenti: la cantautrice Grazia Di Michele, che interverrà sul tema della costruzione dello stereotipo femminile attraverso le canzoni; il critico cinematografico, pensatore e fustigatore Goffredo Fofi; la scrittrice Michela Murgia, che terrà un’orazione nel giorno conclusivo dello Sponz, domenica 25 agosto, e l’ex-sindaco esiliato da Riace Mimmo Lucano. E poi ancora, incursioni nel mondo del cinema con le orazioni di Elio Germano e di Michele Riondino, e le performance della compagnia teatrale Clan H. Elio Germano sarà inoltre in concerto il 22 agosto con il gruppo rap Bestierare.

Corpo vivo e ambulante del Fest è il cosiddetto Mucchio Salvaggio, un manipolo di “musicisti a piede libero” che travolgerà il Fest con esibizioni anche estemporanee e spesso non annunciate. Fra loro, oltre ai già citati ospiti del concerto di Capossela che saranno allo Sponz dal primo all’ultimo giorno, anche i Mariachi Tres Rosas, formazione locale di finti mariachi in divisa che mischiano canzoni locali asd altrettanto finti classici di rancheras, la Banda della Posta, le serenate a tenore che impediscono il sonno di Cicc’ Bennet, il canto iberico e la chitarra solitaria di Victor Herrero, il tamburello di Peppe Leone e il banditore libero Andrea Tartaglia.

Infine, Trenodìa, progetto di arte pubblica partecipata firmato da Mariangela Capossela e dallo stesso Vinicio in tre tappe: il 18 agosto ci sarà il primo fuoco in Calabria ionica , dal 19 al 25 agosto sarà il momento del secondo fuoco allo Sponz e, infine, il terzo fuoco, dal 27 al 29 agosto in Lucania. Realizzato nell’ambito di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, Trenodìa è un corteo come forma d’arte che intende trasformare la lamentela in pianto rituale, il piagnisteo in altisonante lamentazione collettiva.

Una particolare attenzione sarà dedicata al cibo come espressione culturale e simbolica del territorio che quest’anno si tradurrà in una cucina ottenuta da prodotti intra-terrestri serviti in Vallone Cupo.  Il cibo  sarà anche un momento sociale di preparazione collettiva nelle due serate nel centro storico di Calitri a tema carnevale e ceneri, con ospite d’onore il cuoco indipendente e instancabile viaggiatore Chef Rubio. Sensibilità particolare anche verso i temi della sostenibilità e dell’innovazione: lo Sponz Fest 2019 sarà plastic free e per pagare si potranno usare gli “sponzini” di terracotta, una moneta di terra che omaggia anche la secolare tradizione ceramica del paese capofila, e nuove modalità di transazione economica come l’App Satispay.

Per tutte le informazioni sugli appuntamenti culturali e musicali, vi rimandiamo al sito ufficiale del festival.

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