Il 2013 è un anno storico per la Chiesa cattolica e per la religione cristiana in generale.
Dopo circa sei secoli, infatti, si verifica nuovamente quella che viene definita la “rinuncia all’ufficio di romano pontefice”. Si tratta di un istituto giuridico, appartenente al diritto canonico, che regola le modalità di cessazione di un papa dal proprio ufficio per dimissioni volontarie. È Benedetto XVI a prendere questa clamorosa decisione: l’ultimo pontefice che aveva scelto di cessare volontariamente la propria attività era stato Gregorio XII nel 1415.
L’11 febbraio, Papa Ratzinger dichiara semplicemente: «Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l’età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino». La rinuncia di Benedetto determina un conclave straordinario, svoltosi nella Cappella Sistina il 12 e 13 marzo, alla fine del quale viene annunciato il nome del nuovo pontefice: si tratta dell’argentino Jorge Mario Bergoglio, che assume il nome di Francesco.
Il 2013 è anche l’anno in cui ci lasciano due grandi leader internazionali, che certamente rimarranno nella storia, politica e non solo, dei rispettivi Paesi e a livello mondiale. La prima è Margaret Thatcher, la “lady di ferro” inglese divenuta celebre per essere riuscita a ottenere il mandato di primo ministro per tre volte consecutive, nonché per la grinta e la determinazione con cui portava avanti le proprie riforme. Il secondo è Nelson Mandela, il grande presidente sudafricano divenuto un simbolo di pace e integrazione, grazie alla sua lotta all’apartheid.
Anche la politica italiana registra un importante avvenimento: Giorgio Napolitano, infatti, è il primo Presidente della Repubblica a essere eletto per un secondo mandato.
Sul versante musicale, il 2013 è un anno in cui a farla da padrone sono i tormentoni internazionali, soprattutto quelli dotati di grande ritmo e coinvolgimento: c’è Katy Perry e la sua ammiccante Roar; ci sono gli sconosciuti Capital City con un brano, Safe and sound, che diventa uno dei più ballati sulle piste a due anni dalla pubblicazione; c’è Wake me ip di Avicii, divenuto il più grande successo del compianto DJ svedese; e c’è Miley Cyrus e la sua Wrecking ball, che conquista le classifiche con un brano personale e struggente, accompagnato da un videoclip controverso che lascia poco all’immaginazione.
Soprattutto, il 2013 è l’anno di Pharrell Williams. Produttore, cantautore e musicista, Pharrell è un artista a tutto tondo che può contare su anni di collaborazioni con i più importanti artisti internazionali, anche se è quest’anno che lo consacra a livello mondiale anche come interprete. Sorprendentemente, c’è la sua voce all’interno di entrambe le canzoni che a nostro giudizio possono essere considerate le regine dell’estate 2013: Blurred lines di Robin Thicke e Get lucky dei Daft Punk. Quest’ultimo brano è quello che alla fine abbiamo eletto come tormentone dell’anno.
Get lucky, che può contare, oltre che su quello di Pharrell, del featuring di Nile Rodgers (storico chitarrista degli Chic), è un’irresistibile combinazione di sonorità tratte dalla disco music degli anni Settanta ed elementi pop più moderni. Questa impostazione sonora allontana i Daft Punk dalle produzioni precedenti, incentrate sull’elettronica e sui campionamenti di altri brani.
Preceduto da una campagna virale che ha generato grande attesa e una forte attenzione mediatica, Get lucky ha raggiunto la vetta delle classifiche di numerosi Paesi, come Regno Unito, Francia, Germania, Spagna e la nostra Italia, dove risulterà a fine anno il singolo digitale più venduto.
Naturalmente, il 2013 d’oro di Pharrell Williams non si è fermato con le collaborazioni con Daft Punk e Thicke: ad ottobre, infatti, arriverà una certa canzone dal successo planetario di nome Happy…
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