Simenon trent’anni dopo – Un omaggio al padre di Maigret

Mercoledì 4 settembre 2019 al Cinemino via Seneca, 6 Milano tre film tratti da Georges Simenon in edizione originale con sottotitoli italiani

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Scrittore prolifico e metodico, Georges Simenon alle 6,20 del mattino cominciava la sua giornata. Dopo una doccia fredda e una bevanda calda, si chiudeva nel suo studio portandosi dietro un thermos con vino, whisky, tè o caffè. Sulla scrivania vi era una collezione di pipe e una miscela di tabacco speciale al fianco di un astuccio di pelle rossa contenente una decine di matite temperate. Seguendo un calendario da lui preparato dopo solo tre ore di scrittura nasceva un nuovo capitolo del romanzo a cui stava lavorando. È così che l’autore belga ci ha regalato più di duecento romanzi che il cinema (come la televisione) ha regolarmente saccheggiato: tra le innumerevoli trasposizioni filmiche emergono pellicole da riscoprire, come Panique (ore 14.30), diretto nel 1946 da Julien Duvivier, con uno strepitoso Michel Simon nei panni di Hire, un misantropo di mezza età abitante in un sobborgo parigino dove è stata rapinata e assassinata una donna anziana. L’uomo sa bene che il responsabile del crimine è Alfred, un gangster la cui amante è Alice (Viviane Romance) di cui è follemente innamorato. Ingenuamente, Hire confida la verità alla donna, ma quest’ultima lo tradisce avvisando il suo uomo, che escogita un piano per far ricadere la colpa dell’omicidio su di lui. Nel finale tragico (la folla inferocita si mette alla caccia del povero Hire), la verità però verrà a galla. Del 1958 è Maigret e il caso Saint Fiacre (ore 16.15), di Jean Delannoy, che vede il commissario del Quai des Orfrevres (Jean Gabin) recarsi in provincia, nel castello della contessa di Saint-Fiacre, che lo ha invitato a trascorrere qualche giorno in sua compagnia. In realtà, la nobildonna è preoccupata per una lettera anonima ricevuta recentemente, in cui si annuncia la sua morte per il giorno delle Ceneri. Nonostante la presenza del celebre poliziotto, la contessa muore improvvisamente in chiesa, mentre sta assistendo alla funzione delle Ceneri. Maigret sospetta nella vicenda qualcosa di losco, e inizia a indagare tra chi vive al castello, risolvendo il mistero e assicurando alla giustizia i colpevoli del crimine. L’omaggio a Georges Simenon si chiude alle 18.05 con La camera azzurra, del 2014, film diretto e interpretato da Mathieu Amalric e mai distribuito in Italia: storia di due amanti che si incontrano in segreto in una stanza e dopo il loro amplesso si scambiano poche frasi. Presto però l’uomo si troverà al centro di una vicenda oscura.

Pierfranco Bianchetti , giornalista pubblicista e socio del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani è laureato in Sociologia a Trento. Ex funzionario comunale, responsabile dell’Ufficio Cinema del Comune di Milano, ha diretto n l’attività del Cinema De Amicis fino alla chiusura nel 2001. Ha collaborato a Panoramica – I Film di Venezia a Milano, Locarno a Milano, Il Festival del Cinema Africano; Sguardi altrove; ha scritto sulle pagine lombarde de l’Unità e de Il Giorno, Spettacoli a Milano, Artecultura, Top Video; Film Tv; Diario e diversi altri periodici. Attualmente collabora a Diari di Cineclub, Grey Panthers, il Migliorista, Riquadro.com, pagina facebook Sncci Lombardia. Ha pubblicato nel 2021 per Aiep Editore “L’altra metà del pianeta cinema-100 donne sul grande schermo” e nel 2022 per Haze Auditorium Edizioni “Cinemiracolo a Milano. Cineclub, cinema d’essai e circoli del cinema dalla Liberazione a oggi”.

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