Sole (Orizzonti) . Lena viene dalla Polonia e ha in pancia una creatura da vendere a 8 /10 mila euro. Ermanno, ragazzo che passa la sua vita a rompere antifurti di scooter e a giocarsi gli euro alle slot, dirà che il figlio è suo e poi lo farà adottare allo zio sterile. Tra parenti l’adozione è semplificata. La creatura viene analizzata in pancia (bambina), chiamata Sole, partorita anzitempo, curata e a poco a poco accudita. Lena copre che allattarla è un’altra cosa, Ermanno che tenerla in braccio, lavarla e solo pensarci a poco a poco gli cambia la vita. Il regista Carlo Sironi ci porta a queste considerazioni con la pazienza del naturalista che si limita a riprendere i suoi oggetti/soggetti maschio e femmina alle prese con la necessità della nuova creatura che porta a nuove scoperte nello squallore del quotidiano. Paole e gesti col contagocce per scoprire maternità e paternità.
Venezia 76. Sole
Da un traffico di bambini alla scoperta della famiglia