Scherza con i fanti di Gianfranco Pannone e Ambrogio Sparagna nasce da una curiosa idea: assemblare con una sintesi nuova immagini d’archivio e musica per mostrare gli italiani (e non solo) alle prese con le guerre (quelle d’Indipendenza, la Grande Guerra, quelle coloniali per l’impero, la seconda guerra mondiale, la Resistenza partigiana) e accompagnare i frammenti visivi con canzoni popolari spontanee invece che con le musiche militari del periodo. Cambia completamente l’effetto. Non che adesso certe guerre sembrino più giuste, più belle o addirittura vinte, anzi: aumenta il tasso di straccioneria complessiva insieme a una percezione diversa della realtà, spesso improbabile, che pure trascinava le masse. Forse le canzoni popolari sono un parziale antidoto alla retorica della propaganda. Attenti al cartello degli italiani alla conquista di un posto al sole d’Africa con il cartello dipinto a mano: una volta noi eravamo gli emigranti.