I Beatles erano pronti a fare un nuovo album dopo “Abbey Road”?

0

Tutti gli storici dei Beatles sono sempre stati concordi nell’affermare che il gruppo era consapevole, mentre registrava l’album Abbey Road (che tra pochi giorni compirà 50 anni), del fatto che si trattava dell’ultimo lavoro in studio della band.

Stando, però, a Mark Lewisohn (il più importante biografo dei Beatles), le cose non andarono proprio così, anzi. Il Guardian riferisce d’essere in possesso di un nastro contenente una riunione fatta l’8 settembre 1969 da John Lennon, Paul McCartney e George Harrison, con Ringo Starr assente perché in ospedale (per questo Lennon registrò l’incontro): in questa riunione, i tre proponevano di realizzare un nuovo disco e, addirittura, di far uscire un nuovo singolo intorno a Natale.

Tra i tre, la persona più intraprendente era John Lennon, che non solo invitava gli altri Beatle a fornire nuovi pezzi, ma suggeriva anche una nuova divisione degli stessi all’interno dell’LP: quattro brani a testa da parte di John, Paul e George e due di Ringo (se avesse voluto). In questo modo proponeva di porre fine al “mito” della firma “Lennon-McCartney”, facendo in modo che, da lì in poi, lui e Paul firmassero autonomamente le proprie canzoni. Paul reagì in maniera apparentemente rilassata dicendo che fino all’ultimo disco (Abbey Road, appunto) non aveva considerato Harrison un artista che potesse scrivere canzoni così belle. «È questione di gusti — rispose George — in fondo le persone hanno apprezzato i miei brani».

Lennon abbassò i toni dicendo che nessuno della band, ad esempio, aveva apprezzato Maxwell’s Silver Hammer, (scritta da Paul McCartney e inserita in Abbey Road al posto di brani come All Things Must Pass o My Sweet Lord), e che, anzi, forse quel genere di canzoni era meglio darle agli altri artisti con cui collaboravano, tipo Mary Hopkin. «L’ho registrata perché mi piaceva» fu lo stanco commento di Paul.

Cosa ci dice questo nastro? Che i rapporti tra i Beatles non erano freddi e ricchi di astio e tensione come abbiamo sempre pensato. Inoltre, non sembra essere vero che John Lennon voleva, più di tutti, sciogliere il gruppo. Sembra che i progetti fossero ben altri ed è incredibile che, a distanza di 50 anni dalla loro rottura, con centinaia di libri scritti su di loro, riescano ancora a emergere aspetti inediti della band più famosa del mondo.

Leggi anche: “Gli ultimi giorni dei Beatles”

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci qui il tuo nome