La Sicilia lancia una petizione per ottenere strutture polifunzionali per la musica

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Foto di Giuseppe Greco

L’annullamento della prima data del tour di Fabrizio Moro, in programma al Pal’art Hotel di Acireale il 12 ottobre, ha riportato l’attenzione sulla scarsità di strutture in Sicilia per l’organizzazione dei concerti. Ci sono diversi spazi per la musica lirica e il teatro di prosa, musei e suggestive location in grado di ospitare ogni sorta di evento, anche internazionale, ma non esiste uno spazio adatto all’organizzazione di un evento pop/rock.

Attiva da gennaio, la raccolta firme per costruire sull’isola almeno una struttura polifunzionale per la musica ha già ottenuto quasi 4.000 firme, segno dell’importanza che questa cosa ha per i siciliani e non.

Il palazzetto di Acireale è attualmente l’unico palazzetto agibile in tutta la Sicilia, e, non essendo di grandissime dimensioni non è adatto ad ospitare qualunque tipo di produzione. Gli stadi, anche quelli comunali, sono raramente resi disponibili dalle squadre di calcio (nonostante, ad oggi, l’unica formazione professionistica dell’isola sia il Catania, che milita in Serie C). Motivo per cui i tanti siciliani che amano la musica sono quasi sempre costretti ad andare in altre città lontane per poter partecipare ai concerti, spendendo molto più che il solo costo del biglietto dell’evento dovendo aggiungere anche i costi di viaggio e di alloggio.

I promotori della petizione sottolineano l’importanza della creazione di queste strutture anche per un evidente ritorno economico: «Gli eventi musicali creano, anzitutto, turismo musicale: – dicono – viaggiare sotto il segno della passione per la musica è un eccellente motivo ispiratore per una vacanza in grado di scardinare le consuete rotte turistiche da catalogo perché forse non si sarebbe mai andati a visitare il luogo dove si terrà l’evento che ci spinge a viaggiare».

Attualmente sono in programma per la stagione invernale nel palazzetto di Acireale, i live di Marco Mengoni (28 e 29 novembre), Elisa (6 dicembre), Coez (7 dicembre) e Modà (6 marzo) ma non c’è a questo punto la certezza che si terranno vista la situazione del palazzetto.

I fan siciliani chiedono dunque a gran voce nuove strutture per la fruizione della musica sottolineando il ritorno economico e di immagine che l’organizzazione di eventi di rilievo nazionale e internazionale porterebbe.

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