Le pellicole scelte dall’ artista californiano John Baldessari
Düsseldorf, anni trenta. Un ignoto assassino violenta e uccide numerose bambine senza lasciare alcuna traccia. Nella città viene organizzata una fitta rete di ricerche a cui partecipa anche il mondo della criminalità organizzata. L’uomo, divenuto ormai famoso come mostro di Düsseldorf, alla fine è individuato e catturato da un gruppo di criminali che organizza un processo in un edificio abbandonato. La giuria, costituita da prostitute, ladri e truffatori, sentenzia la pena di morte fino all’arrivo delle autorità. M- Il mostro di Düsseldorf, il primo film sonoro di Fritz Lang, realizzato con una straordinaria padronanza della tecnica cinematografica, è interpretato da Peter Lorre, attore piccolo con il volto tondo e paffuto, lo sguardo triste con gli occhi a palla e il suo incedere stanco, destinato a diventare uno dei cattivi più famosi della storia del cinema. M, frutto di una lunga ricerca sui metodi investigativi della polizia e sull’ambiente gangsteristico, è girata come un cinegiornale dell’epoca grazie alla bravura dell’operatore Fritz Arno e con le scenografie inquietanti di Emil Hasler. Un’opera considerata l’emblema della splendida stagione del cinema tedesco prenazista. La sequenza iniziale è da brivido: un’ombra si allunga sulla bambina Elsie Beckman, una delle vittime dello psicopatico… Fritz Lang, uno dei grandi maestri del cinema, ha raccontato nei suoi film la fragile esistenza dell’uomo sempre minacciato da forze oscuri e misteriose contro le quali è molto difficile difendersi.