Al regista l’attore Valerio Mastrandrea ha dedicato una poltrona del cineclub
Scomparso il 26 maggio 2015, Claudio Caligari ha iniziato la sua carriera come documentarista del cinema indipendente negli anni Settanta interessato alle tematiche giovanili aderendo al nascente Movimento del ’77. Poi arrivano i lungometraggi: Amore tossico, 1983; L’odore della notte, 1998; Non essere cattivo, 2015. Se ne è andato a 67 anni lasciando tanti progetti nel cassetto mai realizzati. Il documentario di Isola e Trombetta è un commovente ritratto di Caligari che vede protagonisti Valerio Mastandrea, Luca Marinelli, Alessandro Borghi, Silvia D’Amico, Roberta Mattei, Adelina Ponti: «Abbiamo preferito far scorrere del tempo per riflettere e reprimere un po’ di disagio nell’affrontare la sua storia — affermano gli autori — forse perché detestiamo la retorica, ma anche la retorica sulla retorica, il cinismo, la volontà di trarre conclusioni dietro la tastiera di un computer. Ora, a distanza di qualche anno dall’uscita di Non essere cattivo, è possibile accostarsi a un personaggio così complesso e al tempo stesso affascinante con il dovuto distacco e con la necessaria lucidità. Pochi incontri non possono bastare a carpire l’essenza di un uomo di sessantasette anni, con un intenso vissuto alle spalle. Le impressioni che si traggono non possono che essere parziali, magari lontane dalla realtà. Non è dunque nostro obiettivo rispondere ai soliti quesiti, al perché Claudio Caligari si sia ritrovato più o meno coscientemente ai margini del sistema cinematografico né indagare sui torti subiti e sui mancati riconoscimenti. Ora più che mai sono i film a parlare di lui e a farcelo conoscere. Vogliamo semplicemente riflettere sul percorso di un autore coerente con le proprie idee di cinema e di vita, geloso delle sue convinzioni, intransigente anche con sé stesso, che ha riversato la sua personalità nelle poche opere che è riuscito a realizzare con quella libertà espressiva che riteneva inderogabile.»