Una pellicola distribuita dalla Lab 80 selezionata in vari festival internazionali
Nurlan è un macchinista che ogni giorno guida il suo treno attraverso le minuscole strade che separano le case di un vivace e popolare quartiere di Baku. I binari corrono tra le modeste e colorate abitazioni e su di loro si svolge la vita del quartiere: sulle rotaie gli uomini poggiano i tavolini per bere il tè e i bambini giocano a palla e sopra le rotaie le donne stendono i panni da un muro all’altro. Quando il treno passa, gli abitanti liberano la via in un buffo fuggi-fuggi generale ma, tra i tergicristalli della prima carrozza, resta sempre qualche oggetto dimenticato. E Nurlan riporta sempre tutto ai legittimi proprietari. L’ultimo giorno di lavoro prima della pensione, attaccato al treno trova un oggetto insolito: un reggiseno. Comincia per lui la ricerca della proprietaria: tra ironiche gag, scene di quotidiana disperazione e intense per quanto estemporanee relazioni con le aspiranti proprietarie dell’indumento, la ricerca per il macchinista diventerà un commovente viaggio di liberazione da solitudine e mancanza d’amore. Un viaggio senza parole, fatto solo di sguardi, gesti, risate, pianti e musiche. The Bra è un film senza dialoghi che inizia come una commedia per virare verso toni tragici. Girato nel quartiere “Shangai” di Baku, dove davvero la vita della comunità girava intorno ai binari del treno, appena prima che l’intera zona venisse completamente demolita, l’ultimo lungometraggio diretto dal regista tedesco Veit Helmer è interpretato da Paz Vega, Maia Morgenstern, Chulpan Khamatova, Miki Manojlovic e Denis Lavant.