Milano non dimentica: memoria, verità e giustizia
Alle ore 16.37 di venerdì 12 dicembre 1969 nel salone della Banca dell’Agricoltura, in piazza Fontana, a Milano, un’esplosione uccide tredici persone, mentre altre quattro moriranno nelle settimane successive. Il gravissimo attentato, l’ultimo di una serie avvenuti nello stesso anno, viene attribuito subito dalle autorità competenti agli anarchici e alla sinistra, nonostante molti di queste azioni criminali avevano colpito proprio le sedi dei sindacati e del Pci. Un clima di sgomento e di paura si diffonde nel paese, ma ci vorranno molti anni e diversi processi giudiziari per individuare i responsabili dei fatti delittuosi tutti appartenenti alla destra eversiva veneta. A cinquant’anni dalla “Strage di Stato”, come è stata chiamata, Milano si appresta a ricordare l’avvenimento con una serie di manifestazioni. Sabato 23 novembre alle ore 10.00 Enrico Deaglio presenterà all’Anteo Palazzo del Cinema il film Sbatti il mostro in prima pagina, 1972 di Marco Bellocchio, interpretato da Gian Maria Volonté con i capelli bianchi, la erre moscia e l’ accento lombardo, nei panni di un redattore capo di un grande quotidiano che utilizza un delitto sessuale per screditare la sinistra extraparlamentare milanese dopo la bomba di piazza Fontana e la morte di Feltrinelli. Sabato 30 saranno invece Fabrizio Ravello e Vittorio Agnoletto a introdurre il film Il cinema militante e la controinformazione del Collettivo Cinema Militante Milanese, e infine sabato 14 dicembre Claudia e Silvia Pinelli, le figlie di Giuseppe Pinelli morto in Questura a Milano pochi giorni dopo la strage della Banca dell’Agricoltura, parleranno prima della proiezione del video dello spettacolo Morte accidentale di un anarchico di Dario Fo.