Il film più citato di tutti i tempi
Arthur (Claude Brasseur) e Franz (Sami Frey), due amici appassionati del cinema di serie B, conoscono a un corso di inglese Odile (Anna Karina), una ragazza che vive alla periferia di Parigi in una villa insieme a sua zia Victoria e un pensionante che secondo le loro informazioni custodisce in casa una grossa somma di denaro. I due giovani per portare a termine il colpo fanno a gara per sedurre Odile. Poi i tre si recano alla villa per mettere in pratica il piano criminoso, ma le cose non andranno come previsto. Il primo film autoprodotto da Godard interpretato dalla sua musa Anna Karina, è ispirato al libro Fool’s Gold della Série Noir di Dolores Hitchens, giallista americana: «Si è trattato di fare — racconta il regista — un film da poco, a basso costo e girato in poco tempo, che accodasse importanza così al personaggio come alla maniera in cui lo si fa agire. Un film che corrispondesse ai film di serie B che amo del cinema americano» (“Jean-Luc Godard”, di Alberto Farassino, Castoldi Editore). Girata tra febbraio e marzo 1964 alla periferia di Parigi, la pellicola si rifà al cinema populista francese degli anni Trenta e si avvale di sequenze rimaste nella storia del cinema come il ballo dei tre protagonisti in un bar ristorante e la famosa corsa di Odile, Arthur e Franz per le sale del Louvre, scena che sarà poi ripresa da Bernardo Bertolucci in The Dreamers-I sognatori. Considerato dal regista un esperimento cinematografico non riuscito, Bande à part è il ritratto di una gioventù allegra e malandrina come quella degli anni Sessanta pronta a lanciarsi in avventure temerarie e avventate, ma in difficoltà nell’esprimere emozioni e passioni interiori. Con il passare degli anni il settimo lungometraggio di Godard è entrato a far parte del bagaglio culturale di ogni cinefilo. Prima della proiezione il pubblico che ha partecipato alla maratona di Capodanno (sette film dalle 10.30 del mattino del 31 dicembre) festeggerà con un brindisi l’inizio dell’anno nuovo.