La strada, il capolavoro di Federico Fellini

Sabato 18 gennaio 2002 alle ore 16.00 al MIC Museo Interattivo Milano la proiezione del film con il quale il regista si è aggiudicato il suo primo premio Oscar

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Nella rassegna cinematografica Ti ricordi di Federico? a 100 anni dalla nascita di Fellini

Il 6 settembre 1954 viene presentata alla Mostra di Venezia alla presenza di Giulietta Masina La strada di Federico Fellini che sfiorerà il Leone d’ oro andato invece tra forti polemiche a Giulietta e Romeo di Renato Castellani. Il film provoca anche un vivace dibattito tra il pubblico e la critica che si divide in due. Una parte lo accusa di “spiritualismo religioso” interpretandolo come un attacco al neorealismo, mentre l’altra, quella più vicina al mondo cattolico, lo osanna. I critici più severi individuano nell’opera una sorta di sottofondo cattolico e quindi un passo indietro rispetto a Lo sceicco bianco e I vitelloni carichi di graffiante satira di costume. Protagonisti della storia sono Gelsomina (Giulietta Masina), una povera ragazza sensibile e tenera e   Zampanò (Anthony Quinn), un girovago brutale e violento, che la utilizza come assistente nei suoi esercizi muscolari in giro per le piazze di paese. Un giorno l’uomo uccide in una lite il Matto (Richard Basehart), un equilibrista malinconico e intelligente. Poi Zampanò, a causa della crisi depressiva nella quale è precipitata Gelsomina testimone del fattaccio, l’abbandona in un paese. Anni dopo lui verrà a sapere della morte della ragazza e per la prima volta nella sua vita dovrà vedersela con una profonda crisi di coscienza. Questi eroi felliniani umili e maltrattati dalla vita, saranno amati in tutto il mondo e il film uscito la prima volta in Francia in un locale sugli Champs Elysées di Parigi, ottiene subito un enorme successo. È l’inizio di un vero e proprio trionfo internazionale.  Nel 1956 l’Italia sceglie La strada per rappresentare il nostro paese nella categoria Oscar del miglior film straniero. La sera del 27 marzo 1957 al RKO Pantages Theatre di Los Angeles la preziosa statuetta va alla pellicola tra la commozione di Fellini e della Masina presenti in sala. Finita la cerimonia in una delle tradizionali cene riservate e eleganti organizzate dalle Major, la nostra attrice timida e sperduta, la Gelsomina minuta e poetica inventata dalla penna di Ennio Flaiano, si trova a sedere a tavola a fianco di Clarke Gable “Il re di Hollywood”. Lei rossa in volto osa dirgli con un filo di voce Mr. Gable, sono onorata di essere al suo fianco. E lui confermando la sua fama di gentiluomo le risponde No signora, lei ha vinto l’Oscar e perciò stasera sono io a essere onorato di starle vicino!.

Pierfranco Bianchetti , giornalista pubblicista e socio del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani è laureato in Sociologia a Trento. Ex funzionario comunale, responsabile dell’Ufficio Cinema del Comune di Milano, ha diretto n l’attività del Cinema De Amicis fino alla chiusura nel 2001. Ha collaborato a Panoramica – I Film di Venezia a Milano, Locarno a Milano, Il Festival del Cinema Africano; Sguardi altrove; ha scritto sulle pagine lombarde de l’Unità e de Il Giorno, Spettacoli a Milano, Artecultura, Top Video; Film Tv; Diario e diversi altri periodici. Attualmente collabora a Diari di Cineclub, Grey Panthers, il Migliorista, Riquadro.com, pagina facebook Sncci Lombardia. Ha pubblicato nel 2021 per Aiep Editore “L’altra metà del pianeta cinema-100 donne sul grande schermo” e nel 2022 per Haze Auditorium Edizioni “Cinemiracolo a Milano. Cineclub, cinema d’essai e circoli del cinema dalla Liberazione a oggi”.

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