Nell’ambito della rassegna Viaggio in Australia-Il cinema racconta il Nuovo Continente
Il canguro, questo marsupiale che impariamo a conoscere fino da bambini, è da sempre considerato l’animale simbolo dell’Australia, presente nelle pubblicità turistiche, nelle squadre sportive e simbolo perfino dalla Qantas, la compagnia aerea nazionale australiana. Eppure ogni anno circa due milioni di canguri vengono uccisi per le loro pelli (44 milioni dal 2000 al 2018 con una media di 2.324.711 l’anno), una vera e propria strage per un emblema così potente del Continente. Il punto cruciale del documentario è quello di far luce sulla verità oscura e violenta della commercializzazione e della vendita delle pelli di questi animali, mettendo in evidenza l’abbattimento di un’icona che rappresenta paradossalmente tutto il continente. Attraverso l’uso di reali immagini documentarie, crude e potenti, viene rivelato come vengano totalmente ignorate le norme che garantiscono agli animali un’uccisione indolore e umana. La questione viene indagata da tutte le prospettive, da quella politica a quella economica, da quella scientifica a quella umanitaria e il documentario è arricchito da numerose interviste e testimonianze che interessano diverse personalità, da membri del parlamento australiano a esperti ambientalisti. Stando alla denuncia della LAV (Lega antivivisezione) l’Italia è decisamente protagonista, in quanto primo Paese importatore di pelli di canguro in Europa, utilizzate per le produzioni di alta gamma nel settore della moda e dell’abbigliamento sportivo. Presenti in sala per un incontro e un dibattito sull’argomento vi saranno il biologo Dror Ben-Ami e Filippo Carella, responsabile sede locale LAV di Milano.