“A un passo da qui”: l’esordio di Arya è dedicato al fratello scomparso

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Arya
Foto di Fabrizio Calligaro

È dedicato al fratello prematuramente scomparso A un passo da qui, singolo di esordio della giovane cantautrice torinese Stefania Fabbri in arte Arya. Il video, girato da Maurizio Ghiotti, traduce in immagini fortemente emotive il sentimento di speranza e d’amore espresso nel brano, mescolando ricordi e presente. Abbiamo colto l’occasione per intervistare Arya.

Arya

La canzone A un passo da qui è dedicata a tuo fratello, prematuramente scomparso. Ti è stato utile trasportare le tue emozioni in musica?
Mi è stato molto utile, in quanto mi ha permesso di esprimere un messaggio per me importante, che voglio condividere con il mondo intero, vale a dire che l’amore eterno esiste; anche se, a volte, non si manifesta nelle forme che vorremmo, esiste realmente ed è un sentimento fortissimo.

È corretto o riduttivo definirla una canzone d’amore?
È corretto sotto un certo punto di vista, ma parlare di amore eterno con un arrangiamento energico e rock potrebbe persino sembrare riduttivo. Non è un brano che vuol celebrare l’amore, in senso platonico, ma l’amore reale, universale. che resiste al tempo, alla distanza, ad ogni separazione.

In che modo il video traduce in immagini la canzone?
Il video è l’interpretazione del testo, ma non ne è la trascrizione: le immagini mostrano come nella nostra vita le persone a noi care, anche se scomparse, continuano a rimanerci vicine, presenti ogni giorno; anche se non è possibile vederle possiamo avvertirne la presenza.

Come ti sei avvicinata alla musica?
Da piccola, proprio grazie a mio fratello, che era un esperto pianista già a 20 anni; ho iniziato a studiare pianoforte all’età di 9 anni e da lì non ho più smesso di amare la musica.

Hai dei modelli di riferimento?
Molti direi, in  famiglia siamo amanti del rock, quindi fin da piccola ascoltavo i Guns N’ Roses, Led Zeppelin, AC DC… Oggi stimo molto Lady Gaga per il suo carisma e le sue performance, è un’artista completa; poi anche Tina Turner, Joss Stone, Beth Hurt, voci calde ma graffianti che toccano generi come rock e blues. È bello poter prendere da ogni artista qualcosa, farsi contaminare da varie sfumature di ogni genere musicale, per creare il mix che più ci rende singolari nel nostro modo di fare musica.

Parteciperesti a un talent show? Sì, forse o nemmeno per idea?
Certo che sì, è sempre stimolante mettersi alla prova davanti ad una giuria e confrontarsi con dei cantanti bravi e preparati… e più agguerriti che mai.

Tu sei di Torino, una delle città più vive musicalmente degli ultimi anni. È ancora così?
Credo che Torino abbia molto da offrire, ma credo che Milano sia la città più attiva da sempre nel campo musicale e dello spettacolo.

Che cosa c’è nel futuro di Stefania e di Arya?
Sicuramente terminerò i miei studi di musica, in accademia a Milano per diventare un artista a 360 gradi e non smetterò sicuramente di produrre musica, adesso che ho iniziato… non mi fermo più.

Hai altro materiale pronto? Cosa ci sarà dopo A un passo da qui?
Ci saranno un uragano di novità, quindi rimanete “a un passo da qui” e seguitemi: non vedo l’ora di travolgervi di nuove ondate d’amore.

Il video di A un passo da qui:

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Nato a Lavagna (GE) il 26 luglio 1970, nel giorno in cui si sposano Albano e Romina, dopo un diploma in ragioneria ed una laurea in economia e commercio, inizio una brillante (si fa per dire) carriera come assistente amministrativo nelle segreterie scolastiche della provincia di Genova e, contemporaneamente, divorato dalla passione del giornalismo, porto avanti una lunga collaborazione con l’emittente chiavarese Radio Aldebaran, iniziata nel 2000 e che prosegue tuttora. Per 15 anni ho collaborato anche con il quotidiano genovese Corriere Mercantile. Dal 2008 e fino alla sua chiusura ho curato il blog Atuttovasco.

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