Nell’ambito della rassegna dedicata al grande drammaturgo tedesco
Berthe è una vedova settantenne di un piccolo artigiano, madre di cinque figli ormai adulti, che vive nei sobborghi di Marsiglia. La donna rimasta sola, dopo un primo momento di disorientamento, decide di dedicare gli ultimi anni della sua vita finalmente a se stessa, a godersi ogni giorno piccole gioie come bere vino rosé, andare al ristorante, mangiare enormi gelati gustosi, giocare alle corse e farsi portare in giro per la città in carrozzella. La sua nuova esistenza è gratificata da Rosalie, una ragazza allegra e simpatica serva in un bar e Albert, un ciabattino che si fa passare per anarchico, ma a suo modo colto. Ben presto i figli dell’anziana madre scoprono con disappunto lo sperperare (a loro avviso) del denaro lasciatole dal marito. Anche i vicini e tutto il quartiere sono contro di lei, contro questa “vecchia signora indegna” che fa gridare allo scandalo per il suo comportamento poco consono alle regole morali. Solo il nipote Pierre, istruito da suo padre per fare rientrare nei ranghi la nonna, l’appoggia comprendendo il suo desiderio di libertà e di felicità dopo anni e anni di sacrificio e di sottomissione alla famiglia. Berta per nulla intimorita vende parte del mobilio e della biancheria per comprarsi un’automobile di seconda mano. Così può recarsi di nascosto a Tolone, dove al suo amico ciabattino ha intestato un negozio. La morte però la prende all’improvviso ponendo fine alla sua esistenza serena. Bertolt Brecht ha scritto questa novella ispirandosi ad un fatto realmente accaduto nel 1910 a Baden Baden da cui il bravo regista francese René Allio ha tratto questo divertente e fresco film presentato nella serata inaugurale della Mostra del Cinema di Venezia del 1965 caratterizzato da dialoghi brillanti e spiritosi. Ottimi gli interpreti, Sylvie (Berthe), attrice francese di grande bravura che aveva interpretato il ruolo della maestra Cristina nel film Don Camillo, 1952; Victor Lanoux, il ciabattino Pierre e Malka Ribovska, la servetta Rosalie. La pellicola anticipa di decenni un tema come quello della terza età nella società contemporanea oggi di grandissima attualità.