Dopo l’omaggio a Mia Martini, previsto per il 27 febbraio, Indigostories annuncia uno speciale appuntamento dedicato a Lucio Battisti: giovedì 5 marzo in prima serata su Rai Tre andrà dunque in onda Insolito Battisti, il docufilm prodotto da Alessandro Lostia con la regia di Giorgio Verdelli. Sarà Sonia Bergamasco a guidare lo spettatore attraverso un racconto a più voci e testimonianze inattese, per visitare l’intero percorso musicale del più innovativo tra i cantautori e musicisti italiani. Il 29 settembre scorso, lo ricordiamo, 13 dei suoi lavori discografici sono stati messi a disposizione per la prima volta su Spotify, avvicinando anche i fruitori di musica digitale alle note e alle parole di un artista unico per stile, coraggio e modernità.
Insolito Battisti ne racconterà tutta la storia, dall’immaturità degli esordi con il primo partner Roby Matano ai trionfi discografici con Mogol, all’ancora sorprendente svolta dei successivi album, quello con i testi della moglie Grazia (in arte Velezia) e quelli con le parole del poeta Pasquale Panella. Tanti musicisti, amici e collaboratori interverranno per raccontare il Lucio che tutti conosciamo, l’uomo di rottura che ha abbattuto tutti gli schemi della nostra musica con versi e melodie immortali, ancora capaci di conquistare le giovani generazioni, rivelandoci tutti i segreti del processo di incisione dei suoi capolavori.
Attraverso narrazioni, immagini e registrazioni esclusive scopriremo poi tanto altro: l’artista vittima di singolari pregiudizi, additato come superficiale e criticato per il mancato sfoggio di quell’impegno tanto in voga all’epoca tra i cantautori; oppure le motivazioni che indussero i servizi di sicurezza italiani e statunitensi a occuparsi di lui. E ancora, il Battisti dei provini inediti, trafugati e commercializzati dalla criminalità organizzata, fino a svelare l’ultima delle curiosità: quella dell’album che la casa discografica era pronta a pubblicare.
Insomma, tutto quanto il grande pubblico non sa di lui. Un altro artista, un insolito Lucio Battisti.