Pandemia 2020, giorno 3: oggi cambio registro, non una ballata malinconica ma un vero inno alla resistenza, “No surrender”. Scritta nel 1983 per l’abum Born In The USA, venne registrata a New York e poche volte eseguita dl vivo. Fino al 1° novembre 2004, quando venne eseguita, in un’intensa versione acustica chitarra e armonica a Cleveland (Ohio) durante una delle quattro manifestazioni denominate A Fresh Start For America a sostegno di John Kerry, allora candidato democratico alla Presidenza degli Stati Uniti. Da allora Bruce ha ricantato “No Surrender” dal vivo più volte.
Abbiamo fatto una promessa che giurammo di tenere sempre a mente, nessuna ritirata, nessuna resa. Come soldati in una notte d’inverno, con un giuramento da difendere
Quella stessa promessa che è anche l’ impegno che lo stesso Springsteen ha preso con il suo pubbico, con i suoi fans sparsi in tutto il mondo, quello appunto di non ritirarsi e di non arrendersi, mai. Finché ci saranno canzoni come “No Surrender”, sarà più facile resistere e anche rimanere a casa durante questi tempi incerti. Lo dice e lo fa Bruce, lo possiamo dire e fare anche noi.
No surrender!
#stiamoacasa, #brucespringsteen, #letsplaythemusic
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