È online la prima puntata di Slow Club, magazine culturale prodotto da Slow Music

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Slow Club

La prima puntata di Slow Club è online. Ma cos’è Slow Club? È un programma prodotto per il web da Slow Music, «un esperimento» come spiegano gli ideatori, «che nasce dalla voglia di non lasciarsi sopraffare dall’inedia in questi giorni un po’ così e dal desiderio di credere, oggi più che mai, alla straordinaria forza consolatoria e salvifica dell’arte in tutte le sue declinazioni, dalla poesia, alla musica, alla recitazione».

Condotta da Elena Di Cioccio, la prima puntata contiene contributi di Peter Cincotti (che propone un’emozionante versione di Imagine), Loredana Fadda (una delle protagoniste del musical We Will Rock You, qui in una toccante cover del classico della tradizione popolare sarda No potho reposare), il critico letterario  Gian Paolo Serino ci fa riscoprire il poeta Dino Campana, Stefano Bonagura conduce la rubrica “Una rete di bellezza” (suggerimenti per andare alla ricerca della Bellezza attraverso la rete) e infine Saturnino regala un’inedita versione di Te lo dico così (brano tratto dal suo album Testa di basso).

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Già è in fase di montaggio (se ne occupa Michaela Berlini) la seconda puntata. Infatti Slow Club è un programma dalla cadenza periodica, a cura di Stefano Bonagura, Corrado Gambi, Massimo Poggini e Claudio Trotta, che dicono: «È realizzato grazie al contributo di amici musicisti, attori, scrittori, giornalisti e altre persone che gravitano all’interno e attorno a quel mondo fantastico chiamato “spettacolo”, un mondo troppe volte sottovalutato, in realtà capace – quando stimolato nel modo giusto – di regalare momenti di straordinaria Bellezza, nonché grandi emozioni».
Insomma, Slow Club ha l’ambizione di diventare un vero e proprio magazine, dove ognuno contribuisce con un brano musicale, la lettura di una pagina di un libro o una poesia, una breve performance artistica. E ci saranno anche vere e proprie rubriche fisse, per esempio “Istruzioni per l’uso” (recensioni di dischi, libri, film, ecc.) e la già citata “Una rete di Bellezza” e altre.

La diffusione avverrà sui social, in particolare Facebook, Instagram e sul canale YouTube, partendo dagli account We Are Slow Music, ma chiunque sarà libero di condividere. L’aspirazione dei curatori è che Slow Club continui a vivere anche una volta che questi giorni un po’ così saranno solo un brutto ricordo.

Spettakolo! nasce nel 2015 e si occupa di cinema, musica, travel, hi-tech. Alla Redazione di Spettakolo! collaborano varie figure del mondo del giornalismo (e non) desiderose di raccontare tutto ciò che per loro è "spettacolo" (appunto).

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