#iorestoacasa con Spettakolo

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Cesare Cremonini
Foto di Giovanni Gastel

Ogni giorno passato in casa sembra difficile da affrontare. Manca ogni piccola cosa della nostra quotidianità, della nostra routine che diamo così per scontata. Ma questo rallentare forzato può anche valorizzare tanti aspetti della nostra vita che prima tendevamo a trascurare e portare a  focalizzarci sui nostri obiettivi futuri. Quando, però, l’inevitabile tristezza e preoccupazione capita prendano il sopravvento, l’arte viene sempre in aiuto per mandar via i brutti pensieri, almeno per un po’.

La canzone Poetica di Cesare Cremonini può essere una vera carezza per le inquietudini. Primo singolo estratto da Possibili scenari (2016), questa ballad è entrata subito e di diritto tra le più belle scritte dal cantautore bolognese. Romantica, intensa e mai banale, esattamente come nello stile Cremonini, questa canzone è un dolce abbassare le difese con l’altro, una ricerca d’aiuto tra le braccia di chi amiamo. Le parole iniziali sembrano già perfette per queste settimane:

“Anche quando poi saremo stanchi
Troveremo il modo per
Navigare nel buio”

Un buio da cui è possibile uscire:

“anche se penserai che non è poetica
questa vita ci ha sorriso e lo sai
non è mai finita
abbracciamo, abbracciami, abbracciami”

Un abbraccio che per adesso può essere solo virtuale, ma che anche attraverso le parole di una canzone può essere reale, sentito.

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Pochi giorni fa mi è capitato di rivedere un film molto famoso di un bel po’ di anni fa (oramai 20),  Cast Away, che ha come protagonista il sempre bravissimo Tom Hanks, la cui interpretazione gli valse un Golden Globe. La storia è semplice quanto drammatica, avvincente e ricca di speranza. Il protagonista è  Chuck Noland, ingegnere di successo della nota azienda esportatrice FedEx. Vive a Memphis con la sua amata fidanzata Kelly e la sua vita cambia totalmente quando, in volo verso Malaysia l’aereo precipita e si ritrova ad essere l’unico sopravvissuto, su un’isola deserta, in mezzo al Pacifico. Con tanto ingegno e il suo amico Wilson, un pallone con cui parla e si sfoga come fosse il suo compagno di viaggio, Chuck riesce a sopravvivere 4 anni prima di ritornare a casa. Ritroverà i suoi amici, i suoi colleghi e il suo lavoro, ma non l’amore della sua vita, Kelly, sposata con un altro uomo. Questo però non gli impedisce di sorridere e ritrovare la speranza, dopo avere avuto la grande fortuna e forza di superare da solo un’infinità di difficoltà. Nonostante tutto, qualcuno ha deciso che non dovesse morire e, più di ogni altra cosa, il “sole, domani, sorgerà di nuovo”.

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Piccola curiosità sul film: la pellicola, diretta da Robert Zemeckis, è stata girata in due parti, tra il 1998 e il 2000.  Tom Hanks, infatti, ingrassò prima di circa 23 kg per interpretare il ruolo di un ingegnere benestante un po’ sovrappeso, e poi perse 25 kg per interpretare in modo credibile il sopravvissuto. Per le splendide riprese sull’isola deserta, fu scelta Monuriki, nelle Figi.

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