Anche oggi la proposta per la maratona #iorestoacasa che la redazione di Spettakolo sta portando avanti da più di un mese è “condizionata” dal fatto che sia il compleanno di qualcuno. E, per quanto mi riguarda, un qualcuno piuttosto importante: oggi è il compleanno di Ermal Meta che, se non ve ne foste accorti, è uno dei miei artisti preferiti. Ergo oggi la scelta è quasi scontata, sarà un brano della sua discografia.
Ma se da un lato questa ricorrenza ha semplificato un po’ il mio lavoro, dall’altro lo ha complicato e non poco, perché scegliere una sola canzone non è una cosa facile (come sempre d’altronde) soprattutto se si tratta di un artista che si ascolta abitualmente. Alla fine, dopo aver fatto una lista infinita e aver eliminato qualche voce un po’ per volta, ho scelto una canzone.
L’idea era quella di scegliere un brano che calzasse a pennello sia con la ricorrenza, e che quindi raccontasse il più possibile del nostro festeggiato, ma che trasmettesse anche un messaggio positivo in questo periodo. Per me la musica è sempre stata il rifugio, quel “posto sicuro” in cui ritrovare un po’ di serenità e volevo che la canzone la trasmettesse anche a voi. Motivo per cui ho scelto La vita migliore.
Questa traccia è inserita nell’album Vietato Morire del 2017, pubblicato durante la settimana del Festival in cui Ermal si è piazzato terzo con quel capolavoro che è il brano omonimo (non si vede che sono fan, vero?), ed è il pezzo che giusto un anno fa ha chiuso il concerto al Forum di Assago organizzato in occasione dell’ultimo compleanno. Ammetto che non è il mio preferito, anzi, se devo essere onesta è uno di quelli che ascolto più di rado, ma (dopo aver chiesto consigli un po’ a chiunque) sono arrivata alla decisione che non ci fosse traccia migliore da consigliarvi.
Diciamo anche che è un augurio per tutti: passato questo periodo difficile, possiamo sperare di avere una vita migliore. Magari proprio sotto al suo palco, insieme alla gente che la sua musica ci ha permesso di conoscere.
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Devo dire che anche la scelta del film mi ha messo di fronte ad un bivio: l’idea era proporre un cartone, perché sono fermamente convinta che anche i film d’animazione, se fatti bene, sono dei piccoli capolavori. La scelta iniziale era suggerire Spirit cavallo selvaggio molto banalmente perché mi è capitato di rivederlo in TV giusto qualche giorno fa tra le proposte di Sky cinema e mi son resa conto che è davvero uno di quei cartoni che ho sempre amato fin da quando ero molto piccola (anche se nessuno potrà superare nel mio cuore Il Re Leone, ma di questo parliamo un’altra volta magari…).
Poi però i recenti fatti di cronaca hanno un po’ sconvolto i miei piani. Ecco quindi perché oggi il mio consiglio è di godervi La gabbianella e il gatto film d’animazione targato Enzo D’Alò basato sull’omonimo racconto di Luis Sepulveda.
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La storia la conoscono un po’ tutti: il gatto Zorba promette alla gabbiana Kengah di prendersi cura del suo uovo e di insegnargli a volare, perché la gabbiana immergendosi per prendere dei pesci, è finita in una chiazza di petrolio e ha usato le ultime forze per tornare a terra. Dall’uovo nasce la gabbianella Fortunata, che cresce con la convinzione di essere un gatto finché un giorno Zorba non la convince che è giunto il momento di imparare a vivere come quelli della sua specie e dunque, di imparare a volare.
In un certo senso, la storia di Fortunata mi ricorda un po’ quella del nostro festeggiato, ovviamente con le dovute differenze. Così come la gabbianella del racconto, Ermal ha saputo credere in se stesso e ha imparato a volare raggiungendo altezze incredibili.
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Vi lascio con una citazione tratta dalla storia, augurandovi di avere il coraggio di volare e inseguire i vostri sogni, un po’ come ha fatto il nostro festeggiato di oggi. Ancora tanti auguri, Ermal.
«Sólo vuela el que se atreve a hacerlo / Vola solo chi ha il coraggio di farlo».