Questa mattina è arrivata la dura presa di posizione di Paul Mccartney sulla questione voucher. L’ex Beatles si è dichiarato in forte disaccordo con il mancato rimborso in soldi per i suoi due eventi italiani cancellati, schierandosi apertamente contro l’organizzatore italiano dei suoi spettacoli (D’Alessandro e Galli), Assomusica e il governo italiano, che ha approvato un decreto che autorizza un rimborso solo in voucher per tutti gli eventi cancellati (e rinviati).
L’ex Beatles aveva in programma due live in Italia, il 10 giugno a Napoli e il 13 al Lucca Summer Festival; la decisione di non rimborsare i biglietti ha scatenato le comprensibili polemiche dei fan, in quanto i concerti non saranno riprogrammabili il prossimo anno.
Ai fan italiani, che avevano pagato cifre esorbitanti per il preciso evento, viene dunque concessa la sola possibilità di scegliere un altro evento, in sostituzione di quello annullato, organizzato sempre dallo stesso promoter.
Questa procedura non è stata adottata negli altri Paesi in cui il cantante aveva in programma dei live: ai fan è stato offerto il rimborso completo.
La pronta replica dell’agenzia non si è fatta attendere. D’Alessandro e Galli affermano che lo staff di Paul McCartney fosse a conoscenza di questa formula di rimborso, introdotta (a loro dire) per salvaguardare l’industria della musica dal vivo e i 400mila lavoratori che ne fanno parte.
A questo botta e risposta di dichiarazioni (mentre in Parlamento si discute un emendamento che prevede un rimborso in soldi per gli eventi cancellati) si è aggiunta un’ulteriore presa di posizione del ministro Franceschini, che smentisce la validità dei voucher per concerti con artisti diversi da quelli annullati.
Il ministro Franceschini dichiara: “E’ evidente che la ratio della norma è che il voucher valga solo per un concerto dello stesso artista e che se questo non si terrà lo spettatore avrà diritto al rimborso. Il Parlamento credo potrà intervenire in conversione per togliere ogni dubbio interpretativo sulla norma”.
Per i fan di McCartney il rimborso in soldi è sempre più vicino.