La rivincita
di Leo Muscato
con Michele Venitucci, Deniz Ozdogan, Sara Putignano, Michele Cipriani
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Murge. A Vincenzo espropriano il campo di ulivi per far passare l’autostrada. Deve limitarsi a spargere velenti antiparassiti per gli altri. Troppi veleni lo rendono sterile. A suo fratello Sabino i malavitosi “consigliano” di chiudere il baracchino dei fiori al cimitero e di vendere veleni. La moglie di Vincenzo vuole un figlio, la moglie di Sabino non ne può più e preferisce andare in missione in Africa. Per fare una cura contro la sterilità Vincenzo si svena con gli strozzini, vende il sangue ai russi, si prepara a vendere un rene. Per avere quel figlio e non rimanere vedova la moglie di Vincenzo chiede al cognato Sabino di fare un figlio con lei. Solo che quel figlio potrebbe far perdere a Vincenzo il risarcimento per i danni causati dal veleno, a meno che non ammetta che il figlio non è suo. Questa rivincita contro la porca miseria sembra una tragedia italiana della neopovertà (burocrazia, strozzini, cure mediche costose, lavoro che più nero e velenoso non si può) ma non è chiaro da che parte della tragedia o della commedia o del grottesco il film vuole inclinare. Muscato viene dal teatro come dal teatro viene l’autore del romanzo La rivincita Michele Santeramo.
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