“The Old Guard” arriva su Netflix, il cast si racconta

Tra i protagonisti della nuova pellicola tratta da un comic book, disponibile da oggi sulla piattaforma digitale, anche il nostro Luca Marinelli.

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The Old Guard

Mentre sui set gli ingranaggi del Cinema si liberano di polvere e ruggine depositate dalla lunga sosta e gradualmente si rimettono in moto, le piattaforme digitali non hanno mai conosciuto pause, e anzi si sono trasformate in alleate indispensabili per allontanare per qualche ora timori e nuvole dalle eterne giornate di lockdown. Proprio oggi su Netflix arriva The Old Guard, film dal ricchissimo cast internazionale nel quale spicca anche il nostro Luca Marinelli. Entertainment Weekly, che ha dedicato alla nuova uscite un ampio spazio sul suo ultimo numero, ha ospitato una roundtable virtuale con tutti i protagonisti: l’incontro ha rappresentato una come sempre preziosa occasione per osservare la produzione dall’interno, dal punto di vista di chi ha studiato e poi reso vivi snodi narrativi ed emozionali, e ciò che chiaramente emerge è che The Old Guard, trasposizione della comic series in cinque uscite realizzata nel 2017 da Greg Rucka e Leandro Fernández e pubblicata da Image, rappresenta una produzione molto più inclusiva — e molto più fedele alla multicolore realtà del quotidiano, ci sia concesso dirlo — rispetto agli standard di questo genere filmico.

Come sottolineato tanto dall’autore dell’articolo quanto dagli attori, infatti, a guidare il team di guerrieri immortali in fuga da un pericoloso nemico che intende scoprire il segreto del loro eccezionale dono (per poi, ovviamente, sfruttarlo a proprio vantaggio) sono due donne, Charlize Theron (Andy) e KiKi Layne (Nile); la regia è affidata anch’essa a una donna, e di colore: Gina Prince-Bythewood; inoltre, tra due dei protagonisti maschili principali (Nicky e Joe, rispettivamente Marinelli e Marwan Kenzari, già interprete di Jafar nella versione live-action di Aladdin firmata da Guy Ritchie, sugli schermi nel maggio del 2019) intercorre un legame d’amore. Proprio a proposito di quest’ultimo, fedelmente ripreso dalle pagine del comic, Greg Rucka ebbe a dire a suo tempo e sempre in una intervista per EW: «Volevo una coppia queer che fosse felice. Sentivo che il pubblico avesse bisogno di vedere queste due persone che, se tutto ciò non fosse accaduto, non si sarebbero probabilmente mai trovate. Hanno ciò che hanno solo grazie a questo dono. Si conoscono uccidendosi l’un l’altro, e solo scoprendo che non possono farlo riescono a mettere da parte tutte queste stronzate dell’odio basato sul credo religioso, dei dettami culturali, e riescono a guardarsi negli occhi e a dirsi “Sai cosa? Per me sei magico. La mia vera benedizione non è rappresentata dal fatto che vivrò per sempre. È rappresentata dall’averti trovato”».

Lo stesso Marinelli si è detto entusiasta per avere avuto l’opportunità di interpretare un personaggio nei confronti del quale ha fin da subito provato una forma di empatia naturale: «Quando leggevo la sceneggiatura, mi chiedevo “Davvero lavorerò con queste persone?” La storia, per me, è di grande potenza; me ne sono innamorato, così come mi sono innamorato di Joe e Nicky. Credo d’essere stato davvero fortunato ad avere un partner come Marwan, perché è una persona fantastica e un uomo bellissimo. Questa è una storia sulla potenza dell’amore», ha detto nel corso della chiacchierata con i suoi colleghi. Dal canto suo, Charlize Theron, che presta volto e carisma a Andy, combattente tanto tenace quanto provata da millenni di fuga e affetti perduti, ha commentato così l’importanza dell’offrire agli spettatori uno storytelling che dia spazio alle idee, al talento e al punto di vista femminili: «Credo non ci sia neppure bisogno di ribadire che ogni donna che lavori in questo campo si senta entusiasta quando le capita l’occasione di far parte di un progetto a guidare il quale ci sono due protagoniste. Sfortunatamente, viviamo e lavoriamo ancora in una condizione per la quale è piuttosto difficile che accada… ed è imbarazzante pensare che in quasi trent’anni di carriera di opportunità del genere io ne abbia incontrate pochissime». A completare il team attoriale, Chiwetel Ejiofor (indimenticabile protagonista di 12 years a slave, qui nel ruolo di Copley) e Matthias Schoenaerts (Booker).

Dunque, donne a guidare l’azione, una coppia omosessuale che non dissimula affatto la propria natura e una artista di colore dietro la macchina da presa (la prima a dirigere un blockbuster in questo ambito narrativo): rivoluzione? In realtà, no: nella nobile epica dei comics decisamente non mancano titoli i cui eroi, per radici e identità, coprono tutto (o quasi) lo spettro delle infinite sfumature dell’umanità. Tocca al mondo del cinema di genere compiere quel passo in avanti che lo porti finalmente ad anteporre alle proprie pregiudiziali sulla resa commerciale del multiculturalismo la presa di coscienza del suo essere elemento fondante della realtà, nonché essenziale specchio nel quale le nuove generazioni possano riflettersi e così cercare con ancor maggiore determinazione il proprio posto al sole. Per anni, e con rarissime eccezioni, la Hollywood del fumetto su grande schermo ha relegato le minoranze perlopiù a ruoli di stereotipate spalle monodimensionali (talvolta con connotazioni comiche) che, con la loro caduta o la loro dedizione, si trasformassero in riflettori viventi puntati sulla possanza del protagonista portatore sano di testosterone: bene, quei pilastri canonici sono finalmente crollati. Ed è ora, sì, di costruire un radicalmente differente modo di forgiare storie, che ci assomigli e sincero ci racconti.

Per chi volesse affacciarsi sull’universo comic di The Old Guard, segnaliamo QUESTO interessante approfondimento dalle pagine virtuali di Looper. Intanto, ecco il trailer ufficiale del film:

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Buona visione!

Classe ’83, nerd orgogliosa e convinta, sono laureata con lode in ingegneria dei sogni rumorosi ed eccessivi, ma con specializzazione in realismologia e contatto col suolo. Scrivo di spettacolo da sempre, in italiano e in inglese, e da sempre cerco di capirne un po’ di più della vita e i suoi arzigogoli guardandola attraverso il prisma delle creazioni artistiche di chi ha uno straordinario talento nel raccontarla con sincerità, poesia e autentica passione.

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