Renzo Arbore: “la gente ha voglia di concerti, per sorridere dopo mesi difficili. Avrei voluto “scoprire” De Gregori; oggi scovo sul web i nuovi talenti”

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Renzo Arbore

Conduttore, regista, sceneggiatore, showman, jazzista, speaker radiofonico, dj: definire Renzo Arbore con una sola parola è un’impresa impossibile.
Arbore ha fatto dell’arte dell’improvvisazione la regola da applicare a tutte le forme d’arte in cui si è cimentato, rivoluzionando di conseguenza il modo di fare radio e TV.

Ideatore di format radiofonici ormai cult, come Alto gradimento, che quest’anno compie 50 anni dal lancio, autore di innovativi format televisivi, come L’altra domenica (che ha anticipato Domenica In), Quelli della notte, Indietro tutta.
Talent scout di una miriade di artisti e personaggi: Massimo Troisi, Nino Frassica, Roberto Benigni (solo per citarne un paio).
Ambasciatore della musica napoletana nel mondo, con la sua Orchestra Italiana, fondata nel 1991.
Innovatore curioso e attento, che ancora oggi, a 83 anni, non smette di esplorare nuove strade, come dimostra il successo della sua web tv, Renzoarborechannel.tv, da cui ha preso spunto anche il suo recente programma tv, Striminzitic Show.
Un Artista unico, un Maestro, che nella nostra intervista si racconta con la semplicità che lo contraddistingue.

Il 2 agosto è partito in tour da Portici (Napoli), prima data del suo tour estivo.
È stato un grande successo, pur avendo realizzato un progetto spericolato, senza prove, dopo 5 mesi di inattività.
L’Orchestra Italiana è sempre una garanzia.

I live estivi sono un segnale importante di ripartenza, dopo mesi di stop forzato.
Una scommessa importante, che dovevamo vincere.
Venivamo da cinque mesi di inattività per L’Orchestra e per me, che non sono più un “ragazzino”.

La gente “ha voglia” di musica dal vivo?
La gente ha voglia di divertirsi, di tornare a sorridere dopo mesi difficili.
Abbiamo dato vita a due ore e mezzo di spettacolo, a cui hanno assistito, tra gli altri, il sindaco di Napoli De Magistris, il sindaco di Portici e i responsabili dell’Università Agraria di Portici.
Porteremo il tour in giro per il sud. Ripartiamo dal sud.

A Nuje Ce Piace O Fa Club
A Nuje Ce Piace O Fa Club 

Il suo tour toccherà tutte le province campane. Le faccio una domanda un po’ godereccia: cosa le piace mangiare quando viene dalle nostre parti?
Devo dire che lo spaghetto al pomodoro del Piennolo non si batte, con l’olio buono, l’aglio e il basilico. Mangio poi tutte le specialità locali, soprattutto il salato.

Il prossimo anno la sua Orchestra Italiana compie 30 anni di attività.
Immaginava di tagliare un traguardo simile?
Non lo immaginavo assolutamente, pensavo di continuare per un paio di anni al massimo, lanciare la canzone napoletana classica, d’autore, e poi tornare a fare televisione e radio.
Invece l’Orchestra ha continuato la sua storia, abbiamo fatto più di 1500 concerti in giro per il mondo. Ci siamo formati nel 1991, con una media di 50/60 concerti all’anno, una cifra impressionante di concerti.
È l’Orchestra stabile più longeva del mondo, siamo contenti e ci divertiamo ancora.

Durante il lockdown noi abbiamo impastato pizza e dolci, lei ha riordinato il suo incredibile archivio…
Ed è nato il mio ultimo programma TV, Striminzitic Show. Il programma viene dalla rete, dalla mia web TV, Renzoarborechannel.tv, dove ogni giorno mettevo uno sketch napoletano, con amici e artisti napoletani, che si chiama “50 sorrisi da Napoli”.
Sono partito con 100mila visitatori, poi abbiamo avuto un boom. Attualmente ci sono le repliche, visibili sempre gratuitamente.

Lei guarda con curiosità al web. Le piace scoprire le risorse della rete?
Mi piace moltissimo; faccio quello che dovrebbero fare tutti. Attingo dal web tutte le cose vecchie e nuove.
Le vecchie servono per conoscere il passato, le nuove per apprendere cosa si agita nel “mondo dei giovani”.

Proprio sul web ha scoperto Stefano De Santis, e l’ha portato a Striminzitic.
Stefano De Santis è un talento. Riesce a doppiare incredibilmente il Presidente della Repubblica, Massimo Troisi, Verdone, il Presidente Conte, il Presidente De Luca.
Ha una sorprendente bravura, forgiata all’Accademia Pasolini (Roma).
Ho scovato sul web anche i SOB, Song’e Napule Original Band, che si esibiscono con canzoni napoletane rivisitate da loro.

Ha citato Troisi. Ricordo uno sketch proprio con la sua Orchestra, in cui Troisi doveva omaggiare Firenze con una canzone, poi partiva il mandolino e si faceva prendere dal suo istinto napoletano.
Con Massimo abbiamo realizzato tanti sketch, alcuni sono televisivi, altri li abbiamo fatti “tra di noi”, nella vita.
Ci siamo divertiti molto.
Massimo era un artista formidabile.

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Di cosa soffre la TV di oggi?
Soffre della mancanza di talenti. Non ci sono nuovi comici importanti, come Nino Frassica. E non ci sono neanche nuovi format importanti, quelli inventati dalla televisione dei “bei tempi”, quando il varietà era un prodotto molto curato, con Falqui, Trapani, insomma la grande televisione del passato di Mina, Raffaella (Carrà), Corrado. Oggi ci sono format comprati, molto meno interessanti.
C’è allegria, ma non ci sono le “vere risate”.

Quest’anno Alto gradimento (storica trasmissione radiofonica con Gianni Boncompagni) compie 50 anni. C’è un personaggio a cui è particolarmente legato?
Il colonnello Buttiglione.
Forse ci saranno delle sorprese per celebrare i 50 anni di “Alto gradimento”, sto facendo delle ricerche per ritrovare le puntate.
È da “Alto gradimento” che è partito tutto, è partito il gusto dell’improvvisazione.

È considerato il primo dj della storia.
Con Boncompagni è stato il primo a lanciare in radio i Beatles, all’epoca considerati non adatti.
Oggi cosa “lancerebbe” ad occhi chiusi?
Mi piace particolarmente la musica latino/americana, che in questo momento non viene molto ascoltata in Italia.
In rete cerco i nuovi talenti spagnoli, cubani, messicani.
Tra i giovani italiani non ci sono grandissime novità, anche se ne apprezzo diversi, Calcutta ad esempio.

Ha lanciato e valorizzato tantissimi personaggi.
Chi “rimpiange” di non aver scoperto?
Certamente Francesco De Gregori, che è uno dei miei cantanti e autori preferiti.
L’ho ospitato varie volte, ma non è una mia scoperta.

Le confesso che mia mamma ha cercato di corrompermi per essere presente a questa intervista. Prima volta in assoluto che mi chiede di assistere, è una sua grande ammiratrice.
A questo punto devo salutare assolutamente sua mamma, e con grande affetto (ride).

Grazie. Mi racconta a tal proposito “una follia” che negli anni i suoi ammiratori hanno fatto per lei?
Tanti mi aspettavano sotto casa; ricordo però in particolare di uno, che non riusciva a contattarmi, e ha fatto finta di essersi impiccato sotto casa mia.
Era una finzione… ma lo spavento che mi ha fatto prendere!

Se dovesse scegliere tra musica e TV?
Io parto dalla musica.
Il jazz mi ha insegnato ad improvvisare anche con le parole.
Ho sempre detto: “se si può improvvisare con il clarinetto, si può improvvisare anche con le parole”.
La musica resta il primo amore, poi viene tutto il resto.

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Prossime date del tour estivo di Renzo Arbore e l’Orchesta Italiana: il 4 agosto, Piano di Sorrento (Piazza del Mercato); il 7, Bisceglie, BT (Divine Follie); il 19, Cirella Diamante (Teatro dei Ruderi); il 21, Roccella IonicaRC (Roccella Jazz Festival); il 23, Ragusa (Piazza della Libertà); il 26, Benevento (Benevento città spettacolo); il 29, S. Maria di CastellabateSA. A settembre, le prime date ufficializzate sono: l’1, Lioni (AV); il 3, Teggiano, SA.

 

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