Sono giorni frenetici questi, in cui le voci rimbalzano da una parte all’altra, dal web ai cellulari dei soliti “ben informati”: sta per uscire un nuovo album di Bruce, da solo, anzi no c’è la E Street Band con lui, esce a novembre, anzi no, molto prima. I musicisti della band aggiungono del loro sui social mandando messaggi più o meno criptici, come se non bastasse Ron Aniello (già produttore di Wrecking Ball, High Hopes e Western Stars) pubblica sulla sua pagina Instagram una foto in bianco e nero molto malinconica con una scritta It’s coming… Insomma, ci sono tutti gli elementi che mandano in fibrillazione lo Springsteeniano d.o.c. che fino a quando non vedrà tra le proprie mani e/o davanti ai suoi occhi l’oggetto del desiderio, passerà notti agitate, giornate nervose e frenetiche alla ricerca del minimo indizio che possa confermare le voci. Ma siccome noi – già in preda all’ansia – preferiamo parlare solo di cose certe, attendiamo e rilanciamo su un libro che uscirà – questo è sicuro – il prossimo 6 ottobre. S’intitola Bruce Springsteen: All the Songs – The Story Behind Every Track e sarà pubblicato dalla casa editrice Octopus/Hachette. Scritto a quattro mani da Philippe Margotin e Jean-Michel Guesdon (già autori di numerosi libri dello stesso genere sui testi di Bob Dylan, Pink Floyd, Rolling Stones, Led Zeppelin e perfino i Beatles) si tratta di un’opera mastodontica di 672 pagine che racconta le storie che si annidano dietro ogni singola canzone di Bruce. Ovviamente non è il primo libro del genere scritto sulle canzoni di Bruce (basti pensare all’omonimo volume scritto da Brian Hiatt uscito nel 2019) ma questo nuovo lavoro punta più sull’aspetto musicale che sui testi. Del resto uno dei due autori, Jean-Michel Guesdon, è musicista e ingegnere del suono e la sua sensibilità e il suo intuito vanno in quella direzione. Nel libro c’è anche l’analisi delle cover che Springsteen ha fatto nel corso degli anni, in particolare quella delle Seeger Sessions, il disco tributo a Pete Seeger che Bruce realizzò nel 2006. Insomma, parliamo di un lavoro maniacale fatto da due autori che conoscono a fondo la musica. Poi c’è sempre – ovviamente – l’interpretazione, unica e personalissima, che ognuno di noi dà alle canzoni. Ma questo è un altro discorso…