Riki: “La mia musica rispecchia il mio cambiamento”

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photo by Fabrizio Cestari

Un giovane con le idee chiare, Riki, che partendo dal noto talent Amici di Maria De Filippi ha creato attorno a sè anche una fedelissima fanbase social soprattutto su Instagram con milioni di followers.

photo by Emanuele Ferrari

Con il suo nuovo album, Popclub, uscito lo scorso 4 settembre, il giovane cantante vuole dare una fotografia della sua vita e di com’è diventato la persona che è adesso, con paure, gioie e dolori come tutti, ma con la ferma convinzione di non farsi condizionare da niente e nessuno ed essere semplicemente sè stesso. Questo vuole trasmettere questo album, questo vuole essere Riki, che ora si sente cresciuto e maturo, pronto a nuove sfide, soprattutto nella vita e non solo nella musica.

Di questo e di tanto altro ci ha raccontato lo stesso Riki in una piacevole intervista.

Cosa ti aspetti trasmetta questo tuo nuovo lavoro? 

Sicuramente il mio obiettivo è anche quello di farmi conoscere per quello che sono stato in questi 3 anni. Il mio ultimo disco è uscito nell’ ottobre 2017 e sono cambiate tante cose, ho fatto tantissime esperienze e la cosa che più mi caratterizza è che non riesco a dare continuità alle cose, mi stufo molto in fretta, anche delle cose molto belle. Quindi dopo i primi due dischi che sono andati molto bene, avevo tutto, 10 mila persone che cantavano agli instore in loop tutti i miei pezzi, quello che ho voluro fare è stato prendermi una pausa, proprio per riuscire a rendermi conto di quello che avevo e di quello che stavo vivendo. Dopo siamo stati in Sud America dove è andata molto bene e avremmo dovuto tornare ma purtroppo causa Covid non siamo riusciti. Quello che ho fatto per questo disco è stato raccogliere quello che non avevo messo nei precedenti. I primu due sono stati una sorta di “best of”, dagli 0 ai 24/25 anni, questo invece è un disco che ho scritto in questi anni dove ovviamente maturi, ovviamente cambi, fai tante esperienze, vivi meno la vita reale ma sei più consapevole. Ho voluto abbandonare tutto, per quanto possa essere bello diventa una routine e ti abitui. Invece non va bene abituarsi, la vita è fatta di alti e bassi, e tantu bassi ti fanno capire quello che avevi e puoi avere ancora. È bello reinventarsi e sperimentare.

Il successo può anche essere un’arma a doppio taglio… Quindi spesso è meglio fermarsi e capire quali siano realmente le priorità.  Questi mesi così difficili come li hai vissuti? 

Sono stati importantissimi per me. Per quanto il lockdown abbia portato dolore e non sia stato facile per nessuno, ha permesso a tante persone di potersi fermare e ragionare, su tutto ciò che è stato il passato e sarà il futuro. Quindi magari riprendo a fare cose che non avresti mai fatto. Cancellando un po’ di foto e video doppioni sul mio cellulare mi sono reso conto che avevo fatto veramente tanto. Molte non sanno cos’ è stato realmente il successo dopo il talent Amici. Ti rendi conto che se vai avanti sulla falsariga di ciò che hai fatto cresci meno, cresci poco e ti accontenti. Il lockdown mi ha permesso di pensare a tutti gli errori che ho fatto. Gli errori sono importanti, te li porti dietro e ti permettono di crescere e quindi impari.  Sembrerà banale ma è così.  Il lockdown mi ha aperto un po’ più gli occhi su quello che prima mi correva attorno ma che quasi non vedevo, e hai più tempo per analizzare. Sono molto felice e consapevole di ciò che sarà quest’ anno.

Sei amatissimo e seguitissimo sui social. È cambiato il rapporto con chi ti segue durante questa pausa? Hai avuto modo di approfondire alcuni aspetti con loro?

Questa è una bellissima domanda.  Durante la quarantena ho rifiutato di fare tante dirette che mi venivano proposte per una questione mia personale, nel senso che non me la sentivo e non vivevo bene quel periodo.  Come ti dicevo, riflettevo e facevo anche tanto design e ho tanti progetti che riguardano quest’ ambito, sto anche progettando una lampada.    Non riesco a stare fermo e ho tante iniziative parallele alla musica che amo allo stesso modo. Quello che vedo io attaverso i social è che molti personaggi pubblici li usavano per fare ciò che facevano prima in un momento che però come prima non era. Cambiando i tempi, cambiando le circostanze vedevi la foto col ferro da stiro o l’aspirapolvere, perché stando in casa che vuoi fare?  Però ecco, io sto promuovendo il disco ed è giusto così, ma voglio anche usare i social i modo costruttivo, dando spunti e idee. Utilizzare questo veicolo di informazione molto importante per trasmettere qualcosa alle persone che mi seguono.

C’è stato qualcosa che ti ha disturbato nell’ uso dei social? 

Io all’ inizio della mia carriera li ho usati come li usa ul 90% delle persone, che è anche normale. Una o due foto al giorno, chiedevo al mio assistente o chi avevo accanto di farmi le foto ovunque mi trovassi. Ora non dico che questa cosa mi abbia totalmente stufato, ma l’ho già fatta. Sarebbe più facile, avrei molti più numeri ma non sono il tipo.

Potrebbe la musica essere di supporto a questo cambio di prospettiva e rivalutarne il suo utilizzo? 

La musica è fondamentale. Aiuta, fa compagnia alle persone, e specialmente in questo periodo può essere di supporto. Anche durante il lockdown si preferiva ascoltare musica o leggere un buon libro. E la musica oltre a tenere compagnia può veicolare messaggi molto positivi.

All’ inizio del tuo percorso, partire da un talent può sicuramente avere influito sul tuo approccio alla musica stessa, ma poi come spiegavi prima si cambia e si cresce…

Cambiare te stesso crescendo e maturando è fondamentale, per poi tornare a fare ciò che facevi prima. Se non sei coerente con ciò che pensi dentro, alla lunga viene fuori.

 

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