Elio Germano compie 40 anni: i suoi dieci film imperdibili

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Elio Germano

Compie oggi 40 anni Elio Germano. Nato a Roma il 25 settembre 1980, a dispetto della giovane età Germano è da molti anni uno degli attori più importanti del cinema italiano. I premi parlano per lui: ha vinto come miglior attore sia al Festival di Cannes che a quello di Berlino (unico italiano a riuscire nella doppietta insieme a Gian Maria Volonté), oltre a tre David di Donatello, tre Globo d’oro, un Nastro d’argento e tre Ciak d’oro.

Il suo esordio nel cinema avvenne appena tredicenne in Ci hai rotto papà, di Castellano e Pipolo. Ad oggi ha lavorato in 44 film, ma anche in una dozzina di fiction televisive. Attore poliedrico, passa con naturalezza dalla commedia al dramma. Abbiamo scelto dieci film per rendergli omaggio, consapevoli che ne restano fuori almeno altrettanti che avrebbero meritato una citazione.

10) Che ne sarà di noi (2004) di Giovanni Veronesi – Ha appena 24 anni Elio Germano quando interpreta questo film, eppure ha già lavorato con registi importanti come Ettore Scola ed Emanuele Crialese. Che ne sarà di noi è un film generazionale, che regala grande popolarità a Germano specie fra i giovanissimi. L’attore romano interpreta in questa occasione un ragazzo ribelle, che insieme a due amici parte per una vacanza a Santorini. Nel cast ci sono anche Silvio Muccino e Violante Placido.

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9) Il passato è una terra straniera (2008) di Daniele Vicari – Tratto dall’omonimo romanzo di Gianrico Carofiglio, il film vede Elio Germano nei panni di un bravo ragazzo che, per una serie di vicende, si trasforma in un giocatore d’azzardo e poi in un trafficante di cocaina. Il coprotagonista è David Riondino, ma c’è un ruolo importante anche per Valentina Lodovini.

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8) La tenerezza (2017) di Gianni Amelio – In questo lavoro di tre anni fa Germano interpreta un uomo in apparenza normale, sposato e con due figli, che in realtà si rivela uno psicopatico. Incapace fin da bambino di gestire i rapporti con gli altri, uccide i figli e si suicida. Bravissimo è anche Renato Carpentieri, nei panni di un vicino di casa che di fatto è il vero protagonista della storia.

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7) N – Io e Napoleone (2006) di Paolo Virzì – Il film racconta l’esilio all’isola d’Elba di Napoleone (interpretato da Daniel Auteuil), visto attraverso gli occhi di un giovane insegnante (ovviamente Elio Germano), chiamato a riordinare la biblioteca dell’imperatore. Il giovane accetta l’incarico con l’idea di uccidere Napoleone, ma poi resterà soggiogato dalla sua personalità.

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6) Mio fratello è figlio unico (2007) di Daniele Lucchetti – David di Donatello per Elio Germano, qui impegnato ad interpretare un giovane missino, al contrario del fratello (Riccardo Scamarcio) di simpatie comuniste. Il film è ispirato al libro Il fasciocomunista di Antonio Pennacchi e si propone come l’affresco di un’Italia che non c’è più, ma che non è poi così lontana nel tempo.

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5) Magnifica presenza (2012) di Ferzan Özpetek – Altra grande prova d’attore di Germano, che al servizio di Özpetek si cimenta nel ruolo di un pasticcere gay con il sogno di diventare attore, la cui casa è infestata dai fantasmi di un gruppo d’attori morti durante la Seconda guerra mondiale. Con loro, dopo lo spavento iniziale, instaurerà un forte rapporto di amicizia.

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4) Favolacce (2020) di Damiano e Fabio D’Innocenzo – Il secondo lavoro dei fratelli D’Innocenzo è un film duro, feroce, spietato, premiato al Festival di Berlino con il premio per la miglior sceneggiatura. Penalizzato dal lockdown, è un film da recuperare in tutti i modi. Germano è il padre di due ragazzini, bravissimi a scuola, ma per nulla felici. L’attore romano è l’unico nome di richiamo di un cast che offre una prova corale d’antologia.

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3) La nostra vita (2010) di Daniele Lucchetti – Per questo film Elio Germano ha vinto il premio come miglior attore a Cannes ed il suo secondo David di Donatello. Il suo ruolo è quello di un operaio, la cui vita cambia radicalmente quando la moglie (Isabella Ragonese) muore dopo aver dato alla luce il terzo figlio della coppia. Cercherà di reagire al dolore buttandosi a capofitto nel lavoro, anche trovandosi invischiato in progetti poco leciti. Solo il sostegno di chi gli vuole bene riuscirà a salvarlo.

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2) Il giovane favoloso (2014) di Mario Martone – Il film del terzo David di Donatello, che vede Elio Germano nei panni addirittura di Giacomo Leopardi. Un progetto sulla carta rischioso, ma che risulta vincente grazie all’ottima regia di Martone ed alla superba prova d’attore di Germano.

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1) Volevo nascondermi (2020) di Giorgio Diritti – Il film racconta la storia del pittore Antonio Ligabue, ovviamente interpretato da Elio Germano, per l’occasione premiato come miglior attore a Berlino. La sfida era di quelle da far tremare i polsi, considerando che in molti è ancora vivo il ricordo della grande prova, proprio nei panni di Ligabue, offerta da Flavio Bucci nello sceneggiato televisivo del 1977 firmato da Salvatore Nocita. Elio Germano ha superato alla grande alla prova, interpretando alla perfezione il ruolo, senza mai scadere nel caricaturale. Anche questo film è stato penalizzato dal lockdown, ma va recuperato.

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Nato a Lavagna (GE) il 26 luglio 1970, nel giorno in cui si sposano Albano e Romina, dopo un diploma in ragioneria ed una laurea in economia e commercio, inizio una brillante (si fa per dire) carriera come assistente amministrativo nelle segreterie scolastiche della provincia di Genova e, contemporaneamente, divorato dalla passione del giornalismo, porto avanti una lunga collaborazione con l’emittente chiavarese Radio Aldebaran, iniziata nel 2000 e che prosegue tuttora. Per 15 anni ho collaborato anche con il quotidiano genovese Corriere Mercantile. Dal 2008 e fino alla sua chiusura ho curato il blog Atuttovasco.

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