Janis Joplin: «Faccio l’amore con 25.000 persone. Poi torno a casa sola»

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Janis Joplin

Era nata in uno dei posti più cupi del mondo, Port Arthur, in Texas, il 19 gennaio 1943. Quindi adesso avrebbe 77 anni. Invece fa parte del tristemente famoso “Club 27”: Robert Johnson, Brian Jones, Jimi Hendrix, Jim Morrison, Kurt Cobain, Amy Winehouse. Tutti morti in modo tragico all’età di 27 anni.

Il 4 ottobre 1970 fu rinvenuta senza vita in una stanza del Landmark Motor Hotel di Hollywood. L’autopsia effettuata dal dottor Noguchi, capo coroner della contea di Los Angeles, parla di morte accidentale causata da overdose di eroina. La ricostruzione della dinamica del suo decesso è tragica, come lo fu gran parte della sua breve vita: quando la trovarono era morta da 18 ore. Aveva il viso riverso sul pavimento, dal naso e dalla bocca era uscito parecchio sangue, ormai coagulato. Il corpo era incuneato tra il comodino e il letto. Fu cremata e le sue ceneri disperse nell’Oceano, lungo la costa di Maryn County.

Da molti ritenuta “la voce femminile più blues della storia del rock”, era una cantante davvero unica: si è meritata un posto di rilievo nell’olimpo del rock nonostante una carriera molto breve. Nel 1995 è stata inserita nella Rock and roll hall of fame, nel 2005 è stata insignita del Grammy Award alla carriera e nel 2008 l’edizione americana di Rolling Stone l’ha messa al 28° posto nella classifica dei 100 cantanti più importanti di tutti i tempi.

Per lei la musica era uno sfogo, un accanimento terapeutico, l’unica possibilità di redenzione. Salire sul palco era un antidoto alla sua fragilità, al dolore e alla profonda malinconia. Le parole che seguono forse aiutano a capire il suo dramma umano…

● «Sul palco faccio l’amore con 25 mila persone. Poi torno a casa sola».

● «Non vendere te stesso. Tu sei tutto ciò che hai».

● «Puoi distruggere il tuo presente preoccupandoti del tuo domani».

● «Essere un’intellettuale crea molte domande e nessuna risposta. Puoi colmare la tua vita con idee e continuare a tornare da sola a casa. Tutto quello che hai e importi veramente sono i sentimenti. Questo è la musica per me».

● «Devi prenderlo finché sei in tempo».

● «È difficile essere liberi ma quando funziona, ne vale la pena!».

● «Io sono una di quelle normali strane persone».

● «Alcuni artisti hanno un modo di vivere e un modo di fare arte, per me ne esiste uno solo». janis-joplin

Massimo Poggini è un giornalista musicale di lungo corso: nella seconda metà degli anni ’70 scriveva su Ciao 2001. Poi, dopo aver collaborato con diversi quotidiani e periodici, ha lavorato per 28 anni a Max, intervistando tutti i più importanti musicisti italiani e numerose star internazionali. Ha scritto i best seller Vasco Rossi, una vita spericolata e Liga. La biografia; oltre a I nostri anni senza fiato (biografia ufficiale dei Pooh), Questa sera rock’n’roll (con Maurizio Solieri), Notti piene di stelle (con Fausto Leali) e Testa di basso (con Saturnino) e "Lorenzo. Il cielo sopra gli stadi", "Massimo Riva vive!", scritto con Claudia Riva, "70 volte Vasco", scritto con Marco Pagliettini, e "Lucio Dalla. Immagini e racconti di una vita profonda come il mare".

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