Transcendence
di Wally Pfister
con Johnny Depp, Paul Bettany, Rebecca Hall, Kate Mara, Cillian Murphy, Clifton Collins Jr.
Scienziati della mente studiano per dare l’intelligenza ai computer. Studenti talebani elettronici neoluddisti sparano con proiettili al polonio allo scienziato Johnny Depp perché sta mettendo nel computer il cervello delle scimmie. La moglie pensa bene di mettere nel computer la mente dello scienziato morente e voilà: lui diventa parte di un computer quantistico, fa subito un giochetto in borsa e si rende libero da vincoli economici, poi crea un villaggio scientifico e si libera da vincoli di energia, poi entra in rete e con le nanotech risana i malati e risveglia i morti. Johnny Depp è la risposta al famoso racconto di Frederic Brown La risposta: “unirono tutti i computer e tutto il sapere in un supercomputer e gli chiesero Dio c’è?” Lui rispose “Adesso sì”. Affascinante? Wally Pfister, direttore della fotografia di Christopher Nolan, 1 Oscar e tre candidature nel quinquennio dei vari Cavaliere Oscuro e Inception, mette nel suo primo film da regista tutto il cyber che può e tutte le risposte a Philip Dick, ma qualcosa non va in sceneggiatura: Depp è braccato dal Governo che usa i terroristi per sgominare il neo dio che fa risorgere i morti ma li trasforma in formiche operaie che guardano dove lui guarda e dicono quello che lui dice (vuole buttarsi in politica?). Invece salva il mondo dall’inquinamento e non prende il potere. Ma nel dubbio, buoni cattivi e indecisi hanno deciso di virarlo e staccargli la corrente. Non è una rivelazione: Pfister lo dice all’inizio del film: fermata internet per fermare Depp, il mondo andò davvero alla catastrofe. Insomma, il film non sa bene da che parte stare se pro o contro la Trascendence (cioè, diventare un computer).
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