Vasco e Sting: Premio Tenco 2020 alla poesia ermetica della canzone

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Premio Tenco

Andrà in onda su Rai3 in seconda serata, a partire dalle ore 22:40 di lunedì 28 dicembre l’edizione 2020 del Premio Tenco. Una  rassegna molto diversa da quella a cui siamo sempre stati abituati. Per quest’anno, a causa di restrizioni ed emergenza sanitaria, niente pubblico e nessuna diretta dal teatro Ariston di Sanremo – che resta comunque la location principale della serata, sfondo di diversi interventi – ma un collage di registrazioni, catturate in giro per l’Italia inseguendo i protagonisti di questa edizione. Uno speciale TV offerto dal Club Tenco a Mamma Rai che è stata di supporto nella realizzazione e dedicherà al premio della musica d’autore, una seconda serata nel pieno delle vacanze natalizie.

Oltre alle Targhe Tenco già rese note nei mesi scorsi, nel corso della conferenza stampa di presentazione della serata, sono stati annunciati i due Premi di quest’anno all’artista italiano e internazionale che vanno rispettivamente a Vasco Rossi e a Sting. Entrambi – come ha spiegato Stefano Senardi –  distanti dalla tradizione cantautorale come tipicamente la intendiamo, ma capaci di esprimere poesia ermetica nel loro linguaggio dall’anima rock.

Queste le motivazioni dei Premi ai due artisti. Per Vasco“Non si tratta solo di una vita dove non arrivano gli ordini a insegnarti la strada buona. Di spericolato e continuamente provocatorio c’erano quelle parole semplici capaci di rifondare il linguaggio poetico del rock e quella voce capace di parlare direttamente alla pelle. Per mostrarci, senza tante teorizzazioni, come, attraverso l’emozione momentanea della parola e l’evocazione del suono, sia possibile raccontare le proprie emozionanti vicende quotidiane trasformandole magicamente in esperienze collettive”.

 Per Sting: “Irrompendo sulla caotica scena della musica punk, se ne è ben presto distaccato imponendo canzoni dall’inconfondibile personalità, basate su costruzioni armoniche raffinate, sonorità limpide e testi accattivanti. Ha saputo conferire alla musica rock i crismi e i fascini della classicità”.

Il Premio per l’operatore culturale, invece, è andato a Vincenzo Mollica, con questa motivazione: “Funambolo della notizia, con vista da rapace ha saputo individuare ogni minimo segnale proveniente dal magmatico mondo della canzone d’autore. E ne ha sempre colto, con immediatezza e puntualità da far impallidire ogni cittadino elvetico, il valore artistico e la potenziale importanza mediatica. Multisensoriale dell’arte, ha voluto sempre fondere la magia dell’ascolto alle evocazioni del mondo delle immagini, provenissero dal palcoscenico, dal cinema o dalle arti figurative. Senza di lui, anche il Club Tenco non avrebbe conosciuto ed esplorato la vasta geografia degli incontri artistici che hanno caratterizzato la sua storia”.

Nel 2020 è stato inoltre isituito lo speciale Premio GrupYorum in omaggio alla omonima band turca impegnata politicamente e perseguitata dal regime di Erdogan. Tre dei membri di questa band sono morti dopo quasi un anno di sciopero della fame ed è ai musicisti perseguitati che si rivolgerà d’ora in avanti il premio, assegnato per la sua prima edizione all’egiziano Ramy Assan con la seguente motivazione: “Grazie anche alla canzone “vattene” rivolta a Mubarak, è stato l’emblema musicale delle manifestazioni del 2011 in piazza Tahrir al Cairo durante le quali è stato anche arrestato e torturato.  È stato oppositore sia del governo islamista Morsi e, dopo il tentativo di costui di impadronirsi dei pieni poteri attraverso una riforma costituzionale, anche di quello del generale golpista al-Sisi. Le continue canzoni contro la censura e le repressioni, lo hanno costretto nel 2014 all’esilio da dove ha continuato a battersi in difesa degli oppositori arrestati, tra cui il regista Shady Habash, morto nelle carceri egiziane due anni dopo l’arresto, mentre era ancora in attesa di processo”.

Presente alla conferenza di Presentazione del Premio anche l’Assessore al turismo e allo Spettacolo del comune di Sanremo Giuseppe Faraldi, in rappresentanza dell’amministrazione comunale caldamente ringraziata dal presidente del Club Sergio Staino “Senza di loro non avremmo fatto un prodotto di valore”. Faraldi, dal canto suo, si è detto curioso di scoprire come sarà questa nuova veste del Premio Tenco in onda il prossimo 28 dicembre, e ha definito la manifestazione come “una pietra preziosa da incastonare nel diadema di tutte le pietre preziose che corollano l’informazione musicale nella città di Sanremo”.

Nessuna dicotomia e nessuna divergenza quindi, tra la rassegna dedicata alla memoria di Luigi Tenco e l’altro protagonista della scena musicale Sanremese, il Festival, arrivato quest’anno alla su 71esima edizione. Le parole d’ordine sono coesione e coesistenza, per due manifestazioni solo apparentemente lontane che mettono la città ligure al centro del dibattito culturale e musicale.

Se è vero infatti che il Club si è sempre stato dedicato alla musica d’autore e il festival di Sanremo per sua natura si è invece sempre rivolto alla musica popolare, è vero anche che negli anni questa apparente distanza si è sempre più assottigliata. E l’annuncio dei big per l’edizione di Sanremo 2020 lo dimostra più che mai, con un festival che si è definitivamente aperto alla nicchia e all’indie e promette grandi cose.

Di questa idea sono anche Tosca e Brunori Sas, ospiti della conferenza e parte degli artisti premiati. Vincitrice delle targhe Tenco per miglior interprete e miglior canzone lei, della Targa per il miglior album (Cip!) lui.

La Donati, che è stata premiata per la migliore canzone proprio con un brano portato all’Ariston in questo 2020, Ho amato Tutto, si è detta fiduciosa ed entusiasta del ruolo di Amadeus. E Dario Brunori, ovviamente soddisfatto del volo che il suo pettirosso ha fatto in questi mesi, non esclude addirittura di calcare il palco di Sanremo come ospite nella serata dei duetti. Ma non si sbilancia e con la solita ironia dichiara “Non ho ancora ricevuto telefonate per accompagnare nessuno, ma non si sa mai, attendo”.

È  anche lo storico presentatore del premio Tenco, Antonio Silva, a ribadire la vicinanza con il Festival, giocando sul presunto attrito tra le due manifestazioni. Silva parla addirittura di interconnessione e scomoda persino Kant, che nella sua Critica della ragion Pura spiegava come anche colomba che si libra nell’aria si lamenta di quell’attrito che sembra frenare il suo volo, senza comprendere che è solo grazie a quell’attrito che riesce a volare.

A curare la messa in onda in Rai della serata dedicata al Pemio Tenco sarà Vincenzo Russolillo che si è complimentato soprattutto con le maestranze che hanno reso possibile la produzione dell’evento, sui generis come tutti quelli che riguardano questo anno complesso e difficile.

Nel cast: Francesco Guccini, Brunori Sas, Tosca, Paolo Jannacci, Nuova Compagnia di Canto Popolare, Francesco Gabbani, Vittorio De Scalzi, Gigliola Cinquetti, Alessandro D’Alessandro, Morgan, Vincenzo Mollica e il primo Premio GrupYorum, Ramy Essam. Presentano Pino Strabioli e Gino Castaldo.

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