Attesissimo e iper pubblicizzato, è finalmente uscito il nuovo singolo di Vasco Rossi. Puntuale, appena scoccata la mezzanotte ed iniziato il 2021, la canzone che anticipa il nuovo album annunciato per il prossimo autunno, è arrivata. Il brano ha una struttura classica strofa-ritornello, con il secondo che arriva abbastanza improvviso ed “esplode” come da tradizione. Nel testo Vasco riprende qua e là espressioni già usate in passato, dal “non è mica facile” di Siamo soli al “hai ragione (pure) te” che tanto ricorda sia Hai ragione tu che Domenica lunatica. Curiosamente, in Come vorrei Vasco cantava “dovrei decidere se posso vivere senza di te”, mentre qui perentorio afferma “ma non posso vivere senza di te”.
I cori di Annalisa Giordano ricordano un po’ quelli di Come nelle favole, il singolo di maggior successo “commerciale” di Vasco degli ultimi anni. Nel finale c’è un solo di Simone Sello, che avrebbe forse meritato maggior spazio. Ma i lunghi assoli sono ormai una rarità, e non solo nella musica di Vasco, da parecchi anni.
La prima sensazione è quella di una canzone che avrà un’ottima accoglienza da parte delle radio e piacerà ad un pubblico più vasto rispetto a quello rappresentato dai soli fan. Il ritornello “acchiappa” e funzionerà in versione live. Molti fan grideranno al capolavoro, qualcuno magari meno, come ormai avviene da molti anni ad ogni nuova uscita di Vasco.
Ad ognuno la sua opinione, si apra il dibattito. Quella di chi scrive, semmai a qualcuno interessasse, è che siamo di fronte ad una canzone che si ascolta con piacere, ma che nell’album spero di trovare qualche pezzo più potente e viscerale. In ogni caso, buon ascolto a tutti!
Alcuni contenuti o funzionalità non sono disponibili senza il tuo consenso all’utilizzo dei cookie!
Per poter visualizzare questo contenuto fornito da Google Youtube abilita i cookie: Clicca qui per aprire le tue preferenze sui cookie.
Credo che il grande Blasco abbia ormai perso ogni propulsione.
Il testo é “stracotto” e si appoggia su una armonia che per non essere banale diventa distonica.
Si avverte inoltre la mancanza (o forse la melodia non consente nulla di meglio) di Stef Burns nell assolo finale (troppo breve) che non mostra alcuno dei soliti virtuosismi.