Nomad
di Werner Herzog
con Werner Herzog e Bruce Chatwinin stremaning su #iorestoinsala
Dio li fa e poi li accoppia: Herzog, il regista di Kaspar Hauser, Cuore di vetro, Stroszek, Nosferatu, Fitzcarraldo, Il cattivo tenente e tanti docu folli e belli, viaggiatore dai tempi in cui era andato a piedi da Monaco a Berlino come voto per la salvezza della storica del cinema espressionista Lotte Eisner, seguiva e incrociava spesso il viaggiatore e scrittore Bruce Chatwin di In Patagonia, Le vie dei canti, Il vicerè di Ouidah, Anatomia dell’irrequietezza. E registrava i loro incontri. Due leggende. Herzog diceva Camminare è una virtù, il turismo è un peccato mortale, Chatwin rispondeva Camminare è terapeutico, poetico e guarisce il mondo dai suoi mali. In questo documentario i due si cercano e si raggiungono in vari punti del mondo: Herzog cerca location o gira film, Chatwin visita ciò di cui scriverà, in Patagonia dove Chatwin era andato a cercare le origini della pelle di milodonte trovata da un suo avo, nel Wiltshire dove Chatwin aveva studiato, nel centro Australia dove Chatwin inseguiva le vie del sogno, nelle grotte dove appaiono le mani dipinte delle cover di Chatwin, sul CerroTorre dove Herzog porta lo zaino di Chatwin, nel Ghana dove Herzog gira Cobra verde e Chatwin, vicino alla morte, ondeggia su una portantina come il vicerè negriero del suo romanzo. C’è sempre un momento in cui uno dei due spiega, ammira e insegue l’altro e viceversa.
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