Fedez e Francesca Michielin: a Sanremo con l’ansietta ma con la voglia di sognare

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All’annuncio del cast Sanremese sono subito stati dati per super favoriti. Poi l’episodio spoiler sul pezzo in gara, direttamente dallo studio di registrazione, gli ha fatto rischiare l’esclusione prima ancora dell’inizio della kermesse canora. Un fattaccio su cui oggi –  a distanza di qualche settimana – riescono anche a sorridere e ironizzare, ma che forse ha ampliato di un pizzico quel senso di “ansietta” che accompagna fisiologicamente ogni artista verso il palco dell’Ariston.

Sono Fedez e Francesca Michielin, che parteciperanno alla 71esima edizione del Festival di Sanremo con il brano Chiamami per nome. Il primo Sanremo per lui, il secondo per lei che nel 2016 si classificò seconda dietro agli Stadio che le cedettero però la partecipazione all’Eurovision.

“A distanza di 10 anni dall’ultima collaborazione io e Federico ci siamo trovati nel 2020 a cantare insieme dai balconi durante il lockdown.  Poi è arrivato anche questo brano. Non direttamente pensando a Sanremo, ma è arrivato e ci siamo detti: perché no?”

“È un brano nato e realizzato un po’ a distanza, su zoom, un po’ in studio insieme e a me questo nuovo modo di creare non è dispiaciuto. – racconta Fedez – Non dico che sia la nuova frontiera della musica ma è in linea con questi tempi. Mi piaceva avere un appuntamento, anche se telematico: una riunione. Mi è piaciuto il viaggio che c’è stato fino ad arrivare al brano, è stata una boccata di ossigeno in un momento in cui non c’è molto da fare”.

Si tratta di un pezzo che rispetto ai vecchi duetti (Cigno nero e Magnifico) mette in luce, secondo i due artisti una maggiore consapevolezza e anche un’evoluzione. “Parliamo d’amore, si, ma in maniera più trasversale” aggiunge la Michielin.

“Cambiamo e maturiamo non solo nel testo – dice Fedez – ma anche nella struttura stilistica. I nostri vecchi duetti avevano una forma rodata e consolidata: ritornello di Francesca, 16 barre di Federico, poi ancora ritornello di Francesca e 16 barre di Federico, bridgettino e ritornello di Francesca. Stavolta abbiamo cercato di non riprendere questa struttura classica e di fare qualcosa di più dinamico dove ci fosse un interscambio di voci”.

La novità, insomma, è che in questo pezzo del duo Fedez canta di più “Ci provo ma conoscendo i miei limiti. Non ho la voce di Celine Dion” (sorride – ndr). Anche se giura che in un inciso si sente un po’ Mahmood. Sarà perché Alessandro Mahmoud è, insieme a Federico, Francesca, Alessandro Raina e Davide Simonetta uno degli autori del brano.

Un pezzo non prettamente autobiografico ma che, per forza di cose, riesce comunque a trasportare un frammento di esperienza personale nelle parole cantate. Anche rispetto al periodo che stiamo vivendo ultimamente.

“Apro il brano ammettendo di aver vissuto un periodo che mi ha un attimo scombussolata – racconta Francesca – ma poi canto ‘oggi voglio dirti che non ho paura perché avere un sogno porta fortuna’. Per me questo pezzo rappresenta molto la voglia di vivere la musica come qualcosa che ti trasporta. Oggi siamo qui a vivere un momento di collettività e musica insieme, nonostante tutto. Ha delle frasi che si ricollegano molto a questo momento che sto e che stiamo tutti vivendo”

L’assenza del pubblico in sala all’Ariston per i due non è un problema: “Io ho fatto i primissimi live in streaming senza pubblico a fine febbraio un anno fa, è stata un’esperienza surreale perché quando sali sul palco il concerto lo fai per metà tu e per metà il pubblico – ammette la Michielin –  ma in questa situazione io credo che la salute e la sicurezza vadano al primo posto e sono d’accordo con la scelta fatta di non avere persone in sala. Noi canteremo sapendo che ci sono un sacco di persone che ci seguono da casa quindi ci sarà un super pubblico”.

Della stessa idea Fedez: “Io ho già provato questa esperienza di assenza del pubblico con il concerto in streaming – che ho fatto insieme a molti colleghi – per supportare Scena Unita. È ovviamente diverso ma in un momento come questo il segnale fondamentale da dare ora è tenere il faro acceso sulla musica e sulle persone che vivono e lavorano in questo ambiente. Diciamo che è una problematica accessoria a mio parere”.

Il pensiero ai lavoratori dello spettacolo è sempre molto acceso nei due artisti, entrambi impegnati nelle iniziative a loro supporto a partire dai primi mesi di lockdown. E le maestranze dello spettacolo potrebbero essere al centro delle azioni dei due anche sul palco del Festival. La coppia però non si sbottona: “Io ormai non dico più nulla” sorride Fedez.

Poche informazioni anche sulla cover che porteranno nella sera di giovedì (smentiscono però che si tratti di una canzone di Samuele Bersani) e sulla possibilità che Francesca suoni qualche strumento durante l’esibizione.

Qualche news invece arriva sui progetti futuri. La cantautrice ne ha due prossimamente in campo: “Il 25 febbraio inizierò a pubblicare un podcast su cui sto lavorando e in cui tratterò molto il ruolo delle donne e delle ragazze, sul lavoro e in diversi campi dell’esistenza. Il 5 marzo uscirà invece  la riedizione di FEAT. un disco che non considero proprio solo mio perché è sempre stato concepito e realizzato a capitoli. Nella nuova versione ci sarà il pezzo di Sanremo con Federico ma anche alcune collaborazioni con Colapesce, i Coma Cose, Max Gazzè, i Maneskin. In pratica c’è mezzo Sanremo (sorride). Ma è bello: significa che ho tanti amici su quel palco”.

“Io non ho un disco in uscita da promuovere e, in generale, ho smesso di darmi troppe scadenze da rispettare –  conclude Fedez – Oggi vivo la musica, e non solo, in maniera diversa dal passato senza andare troppo oltre. I miei progetti arrivano fino a Sanremo e alle due settimane successive in cui diventerò di nuovo papà. Per il resto si vedrà”.

In questo video, Fedez e Francesca Michielin parlano di Chiamami per nome.

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