Arisa e i suoi 11 Sanremo: 7 volte in gara, 3 come ospite e 1 come presentatrice

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Arisa

La prima volta che è salita sul palco dell’Ariston ha colpito il pubblico grazie a tre elementi che non potevano passare inosservati: i suoi occhiali dalla montatura retrò che anticipavano la moda di più di un decennio, il rossetto rosso acceso in contrasto e contemporaneamente in pendant con le guance arrossate  dalla timidezza (diventata ormai proverbiale). Ma soprattutto una voce da usignuolo che – a distanza di tanti anni – continua a incantarci. È Arisa, all’anagrafe Rosalba Pippa, arrivata a Sanremo per la prima volta nel 2009.

Nel 2021 la cantante lucana comparirà nella rassegna musicale più famosa d’Italia per l’undicesima volta (7 volte in gara, 3 come ospite nella serata dei duetti e una come presentatrice) e questo fa di lei una delle artiste “veterane” della kermesse. Porterà sul palco Potevi fare di più, un brano scritto per lei da Gigi D’Alessio e nella serata di Giovedì 4 marzo canterà Quando di Pino Daniele, accompagnata sul palco da Michele Bravi.

  • Nell’anno del suo esordio, quello del Bonolis bis, la giovanissima Arisa sbaragliò la concorrenza nella sezione nuove proposte, classificandosi sul grandino più alto del podio. Nel 2009 Sincerità – scritta dall’allora compagno della cantante, Giuseppe Anastasi – ha battuto, tra gli altri, anche i brani delle colleghe, ora big come lei, Irene Fornaciari, Simona Molinari e Malika Ayane (che arrivò seconda con la celebre Come Foglie). Il brano vinse anche il Premio della critica Mia Martini e il premio Assomusica proprio al Festival.

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  • L’anno successivo la coppia nella vita e nell’arte Arisa-Anastasi non ebbe la stessa fortuna. Nel 2010 – per la prima volta in gara tra i big, nel Festival condotto da Antonella ClericiMalamorenò, che racconta le immaginarie avventure del pronipote dell’artista nell’anno 2087, si classificò in nona posizione. Nella serata dei duetti Arisa si fece accompagnare nell’esibizione dalla Lino Patruno Jazz Band.

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  • Nel primo Festival condotto da Gianni Morandi, quello del 2011, Arisa non partecipa alla gara sanremese ma accompagna Max Pezzali nella serata delle cover e con lui canta Mamma mia dammi cento lire, un canto popolare del nostro Paese.

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  • E’ il 2012 e il sodalizio, divenuto ormai solo artistico, tra Arisa e Giuseppe Anastasi, torna a presentare un brano sul palco dell’Ariston. E’ La Notte che si classifica – nell’anno del Morandi bis – seconda in un podio tutto al femminile: con Emma (vincitrice con Non è l’inferno) e Noemi (al terzo posto con Sono solo parole). La Notte è, quell’anno, il singolo sanremese più venduto e vince per questo l’Hit award, oltre che il Premio della sala stampa dell’Ariston. Memorabile è l’interpetazione del brano che Arisa propose nella serata dei duetti insieme a Mauro Ermanno Giovanardi e accompagnati dal piano di Giuseppe Barbera e dal violino solista del Maestro e direttore d’orchestra Mauro Pagani.

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  • La vittoria nella categoria big, però, non tarda ad arrivare: è il 2014 e la direzione artistica di Sanremo è affidata per il secondo anno consecutivo a Fabio Fazio. I cantanti in gara – come per la precedente edizione – sono tenuti a presentare, nel corso della loro prima esibizione, due brani.  Sono televoto e sala stampa a scegliere con quale dei due pezzi proposti ogni singolo artista proseguirà la gara. Con il 63,62% dei voti, per Arisa passa il turno Controvento (di Giuseppe Anastasi) contro Lentamente (il primo che passa). Quell’anno l’artista lucana vince il suo secondo Festival di Sanremo, questa volta nella sezione campioni.

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  • Nel 2015, Carlo Conti sceglie Arisa, Emma (già vincitrici di Sanremo) e Rocio Munos Morales per essere affiancato nella conduzione del Festival. Nel corso della prima serata la cantante si esibisce insieme alla collega Emma ne Il Carrozzone  di Renato Zero. Ma la sua “performance” memorabile arriva nella terza serata e riguarda l’inconveniente con un “anestetico” che le fu prescritto contro la febbre.

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  • Nel 2016 Carlo Conti continua a condurre, mentre Arisa torna in gara, sempre con un brano di Giuseppe Anastasi. Guardando il cielo  arriva solo al decimo posto nella classifica finale.

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  • Il 2018 vede la cantante risalire sul palco dell’Ariston – che quell’anno si pregia della direzione artistica di Claudio Baglioni – ma solo come supporto per il collega Giovanni Caccamo nella serata dei duetti. Con lui, Arisa canta il brano che Caccamo porta in gara e che si classifica decimo: Eterno.

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  • La gara per Arisa ricomincia nel 2019 con Mi sento bene  e stavolta Rosalba Pippa appare anche tra gli autori del brano. La classifica del  Baglioni bis però non la premia e la canzone arriva solo all’ottavo posto. Nella serata dei duetti con lei sul palco per eseguire il brano in gara ci sono anche Tony Hadley e i Kataklò.

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  • Per il 70esimo Festival di Sanremo, condotto da Amadeus, Arisa non partecipa, ma accompagna Marco Masini nella serata delle cover e con lui intona Vacanze Romane.

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Negli anni, oltre a portare in gara diversi brani di successo, che hanno incontrato il favore del pubblico indipendentemente dal loro piazzamento in classifica, Arisa si è esibita sul palco dell’Ariston in diverse cover di pezzi che fanno parte della tradizione della musica italiana:

  • Nel 2012 ha portato a Sanremo Que serà, una versione di Che sarà dei Ricchi e Poveri e Josè Feliciano, proprio duettando con quest’ultimo.
  • Nel 2014 insieme ai WhoMadeWho, un gruppo indie danese, ha cantato Cucurucucù di Franco Battiato.
  • Nel 2016 ha scelto invece Cuore di Rita Pavone, una cover che ha eseguito da sola e che è stata inserita anche nel suo disco uscito nello stesso anno: Guardando il cielo.

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