Omaggio a Lucio Fulci, l’anarchico mite al Noir in Festival

Dall’8 al 13 marzo 2021 la retrospettiva sul regista e l’anteprima di Fulci Talks, conversazione con il maestro a cura di Antonietta De Lillo e Mauro Garofalo

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Foto film Non si sevizia un Paperino

Saranno proiettate quattro pellicole della sua filmografia

Nato a Roma il 17 giugno 1927, Lucio Fulci, scomparso a 69 anni il 13 marzo 1996, è stato critico d’arte, chansonnier, sceneggiatore e poi regista esordiente nel 1959 con I ladri, interpretato da Totò e ancora autore di produzioni sempre di basso costo, dai musicarelli, I ragazzi del Juke Box e Urlatori alla sbarra, alle commedie per un pubblico semplice, da Colpo gobbo all’italiana con Mario Carotenuto a Le massaggiatrici con Sylvia Koscina, Gli imbroglioni con Walter Chiari e Uno strano tipo con Celentano. Partigiano, dopo la fine della guerra fa il giornalista, ma studia anche al Centro Sperimentale di Cinematografia. Dopo un’esperienza nel documentario, Fulci è al fianco di Steno nel realizzare decine e decine di sceneggiature. Poi è aiuto regista e finalmente autore di molte pellicole popolari, che fanno riempire per anni le sale di spettatori.  Poco considerato dalla critica, il regista dal solido mestiere è attivo nello spaghetti-western (Tempo di massacro, Sella d’argento), nel thriller e nel mistery (Non si sevizia un Paperino, Sette note in nero), nel dramma in costume (Beatrice Cenci) nell’horror e nello splatter (Paura nella città dei morti viventi, Zombi 1 e Zombi 2), nel film d’avventura (Zanna Bianca) e decine di commedie con la coppia Franchi e Ingrassia. Il suo Una sull’altra del 1969 di fatto anticipa il successo di L’uccello dalle piume di cristallo di Dario Argento. Il piccolo maestro del nostro cinema appartiene a quella schiera di grandi artigiani, Bava, Freda, Margheriti, capaci di realizzare ottimi prodotti popolari con pochi soldi. L’omaggio a lui dedicato comprende quattro titoli, Non si sevizia un Paperino, 1972 (considerato il suo film migliore con Tomas Milian e Florinda Bolkan), Sette note in nero, 1977, Quando Alice ruppe lo specchio, 1988 e il film di commiato Le porte del silenzio, 1991.  Lunedì 8 marzo sarà presentato nel corso del Festival il documentario Fulci Talks – conversazione con Lucio Fulci sulla piattaforma Mymovies, dal 10 marzo disponibile On Demand sulla piattaforma www.cgdigital. It e su Chili. Il documentario racconta la straordinaria esperienza di questo autore cult, ottimo inventore e innovatore di linguaggi cinematografici. A introdurre la prima pellicola della rassegna Una sull’altra (ore 22.00 Mymovies) sarà il direttore Giorgio Gosetti e lo youtuber Federico Frusciante (ore 22.00 su facebook e YouTube).

Pierfranco Bianchetti , giornalista pubblicista e socio del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani è laureato in Sociologia a Trento. Ex funzionario comunale, responsabile dell’Ufficio Cinema del Comune di Milano, ha diretto n l’attività del Cinema De Amicis fino alla chiusura nel 2001. Ha collaborato a Panoramica – I Film di Venezia a Milano, Locarno a Milano, Il Festival del Cinema Africano; Sguardi altrove; ha scritto sulle pagine lombarde de l’Unità e de Il Giorno, Spettacoli a Milano, Artecultura, Top Video; Film Tv; Diario e diversi altri periodici. Attualmente collabora a Diari di Cineclub, Grey Panthers, il Migliorista, Riquadro.com, pagina facebook Sncci Lombardia. Ha pubblicato nel 2021 per Aiep Editore “L’altra metà del pianeta cinema-100 donne sul grande schermo” e nel 2022 per Haze Auditorium Edizioni “Cinemiracolo a Milano. Cineclub, cinema d’essai e circoli del cinema dalla Liberazione a oggi”.

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