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La vera storia di una guerra tra la Cia e il governo USA per la verità

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The Report
di Scott Z. Burns
con Adam Driver, Annette Bening, Jon Hamm, Sarah Goldberg, Michael C. Hall, Douglas Hodge
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Primi anni 2000, dopo l’11 settembre e la guerra ad Al Qaeda. Daniel Jones, giovane funzionario del Senato degli Stati Uniti (lavora per la senatrice Feinstein) organizza una struttura che indaga sulle modalità di interrogatorio dei terroristi. Un paziente lavoro di raccolta dati, peraltro non segreti, solo nascosti nelle pieghe delle procedure, rivela che la ricerca delle informazioni passa attraverso forme di coazione che solo la fantasia linguistica dei burocrati chiama “enhanced interrogation” invece di usare il termine “tortura”. Questa tecnica, partita con l’applicazione ai prigionieri delle stesse prove di formazione degli agenti Cia per resistere agli interrogatori, parte dai maltrattamenti “leggeri”, dalla privazione sensoriale e di sonno e si spinge al Waterboarding, la simulazione dell’annegamento con asciugamani e acqua. In cui si può realmente annegare. Il tutto risulta supportato da un programma studiato da due psicologi, che se non fosse a due dita dall’orrore suonerebbe ridicolo: se il prigioniero parla il metodo funziona, se il prigioniero non parla il metodo rivela che ha qualcosa da nascondere, e quindi funziona. È la logica della tortura con la copertura della Necessità Superiore che può dimenticarsi i diritti umani, che poi esplose in scandali come quelli della prigione di Abu Grahib. The Report racconta la guerra che Cia fece a una sezione del Senato Usa per coprire questa vergogna e rimette in campo temi etici che sembravano molto poco popolari sotto presidenza Trump. Per la struttura, in qualche modo, ricorda in piccolo Tutti gli uomini del Presidente e Il caso Spotlight.

 

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