Un libro tra musica e letteratura: Storie Sterrate di Marco Denti

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Musicisti/Scrittori—Scrittori/Musicisti

Il bel libro di Marco Denti, (che ha scritto per riviste specializzate come Mucchio Selvaggio, Feedback, Buscadero, Pulp, Late for the Sky, Il Blues) indaga e descrive l’importante rapporto tra i musicisti e la letteratura.

A torto considerati due rami molto distanti della comunicazione e dell’arte, musica e letteratura sono in rapporto osmotico, spesso quasi contraddittorio ma interessante da indagare.

Denti, grazie alla lungimiranza della intraprendente casa editrice Jimenez, racconta con parole importanti e una bibliografia veramente ambiziosa, come in realtà musica e letteratura siano in realtà, vasi comunicanti.

Lo stile letterario di Denti è denso, il suo fare prosa è importante e ponderato, non cerca l’effetto speciale ma va in profondità, arrampicandosi verso la vetta su sentieri esili e poco segnati.

Non c’è distinzione nel suo descrivere come il processo creativo sia coerente e spesso le parole possano diventare musica, al di là della forma nel trionfo del contenuto.

Tom Waits e il suo rapporto con i libri, soprattutto a partire dall’amore per la Beat Generation, omaggiata anche attraverso canzoni specifiche durante il suo primo periodo Asylum.

Lou Reed come esempio di musicista pienamente immerso nell’ambiente artistico più ricco e avanzato come la New York dei seventies,

le invenzioni letterali di Bob Dylan che aprono, anzi spalancano la porta artistica per tutti quelli che seguono.

Una esperienza di lettura alla quale tornare, per capire e analizzare perchè questi musicisti ci fanno stare così bene e ci ispirano così tanto.

 

Tra gli autori di cui racconta Marco Denti c’è chi ha scritto un libro e chi poteva evitarlo, chi ha narrato la propria autobiografia e insieme tutta un’era, chi scrivendo il proprio memoir ha smantellato un’intera carriera, chi ha varcato il confine tra il memoir e il ro-manzo, chi avrebbe potuto scrivere un romanzo e invece non l’ha mai fatto ma nelle sue canzoni ci sono più storie che in un’intera bibliografia, chi l’ha fatto per una causa, chi l’ha fatto senza motivo, chi per tornare indietro nel tempo, o per andare avanti, sce-gliendo tra una strada già tracciata e una storia sterrata.

 

 

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