La Milanesiana 2021: nel segno del Progresso

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Sarà il progresso il tema portante dell’edizione 2021 de La Milanesiana, il festival interdisciplinare creato e diretto da Elisabetta Sgarbi. Una kermesse che abbraccia latteratura, musica, cinema, scienza, arte, filosofia, teatro, diritto, economia e sport e che quest’anno arriva alla sua ventiduesima replica.

Gli appuntamenti che caratterizzano l’evento ormai da anni hanno oltrepassato  i confini di Milano e hanno portato il festival culturale ad avere, a tutti gli effetti, un impatto nazionale e, da quest’anno, addirittura internazionale.

Oltre alle 24 città italiane coinvolte nelle iniziative, infatti (22 nel corso dell’estate e 2 in autunno) la Milanesiana raggiungerà in ottobre anche la ville lumière, Parigi, con appuntamenti ancora da definire.

Il filo conduttore degli incontri, come per le edizioni precedenti, è stato scelto da Claudio Magris con particolare riferimento per quest’anno al libro di Aldo Schiavone intitolato proprio Progresso.

Un tema non univoco, dalle sfaccettature piene di contraddizioni. E per quanto tutti noi abbiamo lo sguardo rivolto verso il futuro, vivamo nella consapevolezza che non può esistere progresso senza memoria.

Anche per questo la Milanesiana nel 2021 si occuperà di celebrare tanti anniversari che – come ha ricordato la direttrice Elisabetta Sgarbi – serviranno a “puntellare” la memoria di tutti noi: dai 700 anni di Dante, ai 100 dalla nascita di Leonardo Sciascia, ai 30 anni dall’ultima pubblicazione di Alberto Moravia uscita postuma, fino ai 30 anni della nascita dei Modena City Ramblers. Ma anche molte altre celebrazioni di eventi e personaggi troveranno spazio nelle varie branche culturali di questa manifestazione che è ormai un appuntamento fisso fondamentale nel panorama socio-culturale italiano.

La interdisciplinarietà è il pezzo forte della kermesse come ha ricordato Filippo del Corno assessore alla cultura di Milano,  presente (in streaming) alla conferenza stampa di presentazione dell’evento, che ha ringraziato l’organizzazione soprattutto “per aver fornito una piattaforma al dibattito pubblico, capace di mescolare tante anime della cultura” ma anche “per la straordinaria preveggenza nel conciliare il settore umanistico e quello scientifico in una sola rassegna”.

A lui si è accodato l’assessore alla cultura della regione Lombardia, Stefano Bruno Galli che ha inoltre sottolineato quanto, nel 2021, la Milanesiana sia forse molto più portante di quanto lo sia stata nelle edizioni passate: “Quello che è successo da oltre un anno ha cambiato tutta la fruizione della cultura. L’isolamento a cui siamo stati obbligati da cause di forza maggiore ha creato delle derive dislocative della socialità, che hanno vissuto una sorta di sfilacciamento dell’aggregazione. Solo facendo leva sui luoghi della cultura si potrà ricostruire questa socialità dislocata. I piccoli musei, le biblioteche lombarde e italiane possono imporsi come luogo privilegiato per ricostruirla. Ecco perchè è quanto mai fondamentale che l’appuntamento della Milanesiana sia diventato itinerante e non coinvolga più solo Milano“.

Anche il Sindaco Beppe Sala ha sottolineato l’importanza del Festival, ringraziando Elisabetta Sgarbi per la richezza che da anni la sua rassegna regala a Milano, ringraziandola a nome di tutti i milanesi e auspicando al fatto che quesa edizione della kermesse culturale sia il primo passo “per essere condotti a una nuova misura di normalità”.

A Sala hanno fatto eco tanti amministratori locali delle varie regioni e città coinvolte nel festival che quest’anno,come anticipato, coinvolgerà in tutto ben 25 città tra Lombardia, Veneto, Marche, Emilia Romagna, Toscana e Piemonte ospitando 10 mostre, 65 diversi appuntamenti e 150 ospiti provenienti da tutto il mondo.

Si partirà il 13 giugno da Sondrio con il concerto di Enrico Ruggeri e si andrà avanti ininterrottamente fino al 6 agosto per poi riprendere in autunno con tre diversi appuntamenti a Trieste, Codogno e Parigi.

Tra gli ospiti di questa edizione anche i ministri Dario Franceschini e Patrizio Bianchi – intervistati da Piergaetano Marchetti in diretta su Corriere.it – Massimo Ranieri, Ornella Vanoni, Rula Jebreal, Vasco Brondi, Simone Cristicchi – che evidenzierà non solo le sue doti musicali ma anche quelle di ilustratore -, Michel Houellebecq Elio (di Elio e le Storie Tese), Francesco Bianconi, Vittorio Sgarbi – con due appuntamenti, uno su Sciascia critico d’arte e l’altro sul ruolo di San Francesco nell’arte -, Eduardo de Crescenzo, Paolo Fresu, Michele Palcido, Giovanni Caccamo, Gene Gnocchi, Dori Ghezzi che racconterà Fabrizio De Andrè, Tosca con un Omaggio a Ennio Morricone e tanti altri.

La rosa, simbolo della Milanesiana, per questa edizione è stata realizzata da Franco Achilli che ha eseguito una rielaborazione di un’illustrazione originale di Franco Battiato. Anche il maestro Battiato sarà omaggiato il 3 luglio a Monza per i 40 anni della pubblicazione de La voce del padrone.

A chiudere la kermesse saranno invece gli Extraliscio con un concerto il 4 agosto a Fiesole. Il gruppo ha iniziato la sua collaborazione con la Milanesiana due anni fa e, a loro, la direttrice Elisabetta Sgarbi ha dedicato il film Extraliscio – Punk d balera che, proprio in occasione dell’apertura della rassegna – dal 14 al 16 giugno – tornerà nelle sale cinematografiche di Milano.

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