Per scrivere questo articolo è necessario fare un importante passo indietro e tornare a metà degli anni 90 quando, poco più che adolescente nei miei bei vestiti di 3 taglie più grandi, vivevo ascoltando musica rap tutto il giorno.
Mi si presentò l’occasione più unica che rara di andare ad ascoltare live al Palladium di Roma nientemeno che Warren G, una vera e propria icona di quel suono, noto ai più grazie ad un capolavoro di nome Regulate che ancora oggi risulta uno dei pezzi più belli mai scritti nel genere.
Ad aprire quel concerto c’erano due ragazzi che stavano provando a fare qualcosa di nuovo nel rap italiano, ed erano proprio Tormento e Fish, ovvero i Sottotono. Reduci dal grande successo de La mia coccinella, avevano deciso, complice anche lo smisurato amore di Torme per Tupac, di provare a portare in Italia il suono West, nonostante all’epoca il rap era ancora visto come una nicchia esclusiva e loro fossero stati inquadrati come quelli “commerciali”. Nessuno però si stava rendendo conto che stava nascendo una delle più grandi fazioni musicali black del Belpaese.
Ecco, probabilmente in quel momento il rap italiano, che era ancora molto legato ad uno stile hardcore, aveva bisogno di quel tipo di sonorità proposte dai Sottotono, e a distanza di 24 anni da quel mio personale ricordo posso affermare con certezza che c’era bisogno di riportare la musica rap italiana ad un’identità che è decisamente più adeguata.
Per questo motivo Fish e Tormento hanno nuovamente indossato gli occhiali da sole Versace ed hanno realizzato Originali: «Più che di una scintilla che ha riacceso un fuoco, questa ripartenza è frutto di una linfa vitale che non ha mai smesso di scorrerci sottopelle e, quando è riemersa, abbiamo subito capito che era come se questi vent’anni non fossero mai passati. Sottotono per noi sono più di una parte di carriera. È il nostro primo amore per la musica, è una famiglia, è un mondo di ricordi che nessun incidente di percorso e nessuna rottura temporanea ha potuto scalfire».
Sono queste le parole con cui il duo definisce questo nuovo lavoro, anticipato dal singolo Mastroianni, in rotazione da diverse settimane nelle radio nazionali.
L’album si apre proprio con il singolo di lancio, brano che ha una spiccatissima identità musicale e che racchiude molto di quello che è il sound dei Sottotono, ma che al tempo stesso identifica il continuo studio evolutivo che Tormento e Fish hanno fatto durante questi anni di assenza: godibilissimo, molto orecchiabile, entra subito in testa, e la morbidezza delle voci di Elisa ed Elodie che accompagnano il ritornello e il bridge lo impreziosiscono ancora di più.
Da papà quale sono anche io, Ti bacio ancora mente dormi mi ha veramente riempito il cuore: si sentono l’identità e le paure di un padre che parla a suo figlio e che, come un po’ tutti noi genitori sogniamo, vorrebbe quasi che non crescesse mai o che comunque non dimenticasse mai di abbracciarlo. Emblematica la frase “farò finta di non preoccuparmi”. Molto accattivante il sound, che unisce un’anima soul alla modernità dei synth.
Altrove è un pezzo davvero molto rap, che mette decisamente in risalto il favoloso flow di Tormento e la capacità ritmica della sua rappata, mentre è splendida la fusione delle sonorità utilizzata da Fish per la produzione, che alza di molto la quota West del disco.
Prima rivisitazione di un grande classico del passato: stiamo parlando di Solo lei ha quel che voglio 2021. Al di fuori delle grandi firme che accompagnano questo pezzo, il filo portante è senza dubbio Tiziano Ferro che ritrova i Sottotono con i quali ha diviso il palco come corista agli inizi della propria carriera. Siamo di fronte ad uno dei pezzi più belli scritti dal duo di Varese, e senza dubbio la voce soul del cantautore di Latina impreziosisce questa riedizione, arricchita anche dall’interessantissimo inserto rappato di Gué Pequeno e Marracash che sconvolgono la metrica originale del pezzo in maniera decisamente godibile. Volendo usare una metafora si può parlare di una Solo lei ha quel che voglio “placcata in oro”.
Dopo aver parlato di figli, si ritorna in famiglia con Amor de mi vida, splendido pezzo scritto nel 1999 in onore della mamma, in questa nuova versione impreziosito dalla graffiante voce di Mahmood, che con il suo tono (così come ha fatto con la sua Soldi) riesce a trasmettere anche quell’alone di gratitudine mista a sofferenza di un rapporto forte come quello avuto con la sua mamma.
Il brano che ha subìto la trasformazione più importante di questo disco è sicuramente Dimmi di sbagliato che c’è 2021: un pezzo completamente diverso da quello ascoltato nel 1996. Per chi come me ha amato visceralmente la versione originale di questa canzone il primo impatto è un po’ destabilizzante ed è sicuramente necessario un secondo ascolto, ma nel momento in cui si riesce mentalmente a scindere le due versioni si riesce ad apprezzare un pezzo coinvolgente e ritmato che avrà sicuramente un impatto su un pubblico molto vasto.
Tranquillo 2021 è la nuova versione che mi ha colpito maggiormente: non ci sono affatto stravolgimenti, anzi è certamente il pezzo più simile all’originale, ma troviamo delle piccole accortezze musicali che danno un anima ancora più coinvolgente alla canzone. Ottimo l’inserto di Luchè che sposa perfettamente la metrica della canzone, mentre Coco coglie alla perfezione la melodia di quel ritornello che i ragazzi della mia generazione hanno avuto impresso in testa per davvero tanto tempo, al punto da essere ancora oggi stampato a fuoco nella nostra memoria.
In Non c’è amore 2021 troviamo Coez, che mette molta della sua anima e della sua street credibility in un pezzo molto rappato che mantiene la sua anima forte e cruda nonostante una complessa rivisitazione, facendolo risultare un lavoro sicuramente ben riuscito.
Cronici 2021 è il pezzo più crudo ed underground dell’album, forte anche della presenza del compianto Primo Brown, che anche dopo la sua morte continua ad occupare un posto speciale nel cuore di Tormento e con il quale oltre al disco El micro de oro ha condiviso molte volte il palco nei live. Puro, forte e diretto come suo solito, con una strofa estratta dal mixtape Rap nelle mani Vol.2, Primero occupa sempre un posto importante nel cuore di chi, come me, amato e vissuto la scena rap romana, di cui è stato e rimarrà un’icona immortale. Completa il pezzo una bella strofa di Fabri Fibra, che rimembra quanto i Sottotono siano stati importanti nella sua formazione come rapper e quanto già nel ’97 Tormento fosse un esempio per molti di loro.
Chi ama e segue da sempre Torme e Fish non può dimenticare il polverone che sollevò la loro partecipazione a Sanremo con Mezze verità: da un lato chi li accusava di aver copiato Bye Bye Bye degli ‘N Sync, dall’altro i puristi della scena rap che come al solito puntavano il dito verso chi portava quel suono agli occhi del grande pubblico. Come al solito il duo ne uscì alla grande, con un pezzo che rimaneva impresso nella mente e con un’inconfondibile sonorità che non perde la sua anima nella versione 2021 con il feat di Emis Killa.
Suoni elettronici con un ritmo molto vibrante ed il solito inconfondibile flow di Tormento caratterizzano Buone vibes, in cui il rapper dimostra come al solito di avere una ritmicità invidiabile ed una capacità interpretativa durante la rappata, due suoi segni di riconoscimento inconfondibili da sempre.
La sensazione che ho avuto al primo ascolto di Come la prima volta è stata quella di aver infilato di nuovo, dopo tanti anni, il cd di Sotto effetto stono nel mio lettore: il pezzo ha un anima inconfondibile del suono dei Sottotono di una volta, ed anche se poi melodicamente prende strade più moderne, la ritmica e l’impronta sono quelle di tanti anni fa. Le voci di Stash e Tormento giocano alla perfezione sulle note, mentre la strofa di Jake la Furia dà quel senso di vissuto di cui questo pezzo necessitava per raggiungere l’ottimo livello finale.
L’ultimo brano dell’album, Cambi colore al cielo rappresenta, insieme al precedente e per stessa definizione di Torme e Fish, la quota Sotto effetto stono del disco, e ne rappresenta la perfetta conclusione.
In Originali ritroviamo il coinvolgimento di due artisti che si ritrovano dopo tantissimi anni e portano a coronamento un lavoro nato negli anni 90 e che trova il suo culmine ora, dopo quasi 30 anni di esperienze ed evoluzioni musicali.
Parafrasando il titolo di un loro vecchio album, siamo “sotto lo stesso effetto”, perche Originali è un disco che arriva subito, che non riesci a smettere di riprodurre, e di cui avevamo veramente bisogno. Un album che ci ha restituito uno dei migliori produttori italiani ed uno dei migliori rapper mai avuti nel nostro Paese.
Ecco la tracklist di Originali:
1. Mastroianni
2. Ti bacio ancora mentre dormi
3. Altrove
4. Solo lei ha quel che voglio 2021 (feat. Tiziano Ferro, Guè Pequeno & Marracash)
5. Amor de mi vida 2021 (feat. Mahmood)
6. Dimmi di sbagliato che c’è 2021 (feat. Elodie)
7. Tranquillo 2021 (feat. Luchè, Coco)
8. Non c’è amore 2021 (feat. Coez)
9. Cronici 2021 (feat. Primo Brown, Fabri Fibra)
10. Mezze verità 2021 (feat. Emis Killa)
11. Buone vibes
12. Come la prima volta (feat. Stash, Jake La Furia)
13. Cambi colore al cielo