L’estate 2021, purtroppo, non è una stagione per ballare fino all’alba come se non ci fosse un domani. Almeno in Italia. Ma resta un’estate elettronica.
Nella vicina Croazia, a pochi km da Trieste, succede ovvero si balla. E succede pure in Gran Bretagna, dal 19 luglio, almeno per ora (Boris Johnson ha appena dichiarato che però in autunno al chiuso si ballerà solo da vaccinati).
Forse qui da noi si parla fin troppo di discoteche chiuse o aperte, perché il tema fa opinione, crea tendenze… soprattutto quando il problema viene procrastinato all’inverosimile.
Il risultato è che ovviamente grandi festival come Nameless, in programma a settembre, Lecco, già oggi, non possono far altro che rimandare tutto al 2022.
Qui, come abbiamo fatto altre volte, senza la pretesa di avere facili soluzioni, parliamo d’altro. Per una volta parliamo di musica che se non può far ballare, almeno potrebbe farlo.
E quindi, che musica gira intorno? Non è, per fortuna, l’estate dei tormentoni. Ma tante belle canzoni che girano intorno possono esserci. Anche in ambito musica elettronica.
Ad esempio, non è affatto male l’EP di Nicola Veneziani (nella foto è ritratto in un bel set a Brixia Romana), “Astra”.
“Durante i mesi trascorsi in lockdown, nel silenzio assoluto della notte causa coprifuoco, stavo ore e ore a guardare le stelle, immutabili nonostante quaggiù sulla terra stesse cambiando tutto così rapidamente”, racconta Nicola Veneziani, che è bresciano. “Questa situazione di immobilità mi ha permesso di tornare in studio e esplorare il mio subconscio alla ricerca di sonorità cosmiche che mi permettessero di intraprendere ‘crociere galattiche’ stando sul divano di casa o davanti al monitor dello studio registrazione. E’ per questo che ogni traccia ha il nome di una stella chiamata in lingue diverse”.