Daniele Silvestri chiude Tener-a-mente al Vittoriale di Gardone Riviera (racconto e scaletta)

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daniele silvestri

Ultimo appuntamento per quest’anno con il Festival Tener-a-mente, in scena all’Anfiteatro del Vittoriale di Gardone Riviera: a salire sul palco è stato Daniele Silvestri, al suo debutto come ospite della rassegna, che ha presentato al pubblico il suo Tourbinario.

Come già successo per il tour La cosa giusta della scorsa estate si è trattato di un live greatest hits, con i grandi successi della carriera del cantautore romano, brani ripescati dal cassetto, oltre a vere e proprie sorprese. Sul palco insieme a Silvestri, che si destreggia fra tastiere, chitarre e anche un’incursione al basso, ci sono Piero Monterisi alla batteria, Gianluca Misiti alle tastiere e Marco Santoro a cori, fagotto e tromba.

Dopo l’apertura con Le navi, che 10 anni fa apriva anche l’album S.C.O.T.C.H. (qui il nostro articolo celebrativo della ricorrenza) arriva subito una sfilza di sorprese: brani bellissimi ma scarsamente eseguiti dal vivo negli ultimi anni, come L’uomo intero e Illuso, a cui fa seguito un’inedita interpretazione di Disamistade di Fabrizio De André, brano splendido ma un po’ nascosto tratto dall’ultimo album di inediti del cantautore genovese, Anime salve.

Un’altra sorpresa in scaletta arriva da un tuffo nel passato, ovvero Alle prese con una verde milonga, brano di Paolo Conte che Silvestri era solito eseguire dal vivo agli esordi, seguita dalla terza e ultima cover della serata, ma che Daniele ha già fatto sua da anni, tanto da pubblicarla, sempre in S.C.O.T.C.H.: stiamo parlando ovviamente di Io non mi sento italiano di Giorgio Gaber, introdotta anche da un omaggio alle imprese storiche compiute poche ore prima da Jacobs e Tamberi alle Olimpiadi di Tokyo.

Si prosegue tra vecchi e nuovi successi, tra cui spiccano la bellissima Mi persi, Ma che discorsi, Strade di Francia e Spigolo tondo, tratta dal progetto di qualche anno fa insieme a Niccolò Fabi e Max Gazzè. Come dicevamo, c’è spazio anche per imbracciare il basso su Le cose in comune e Sogno-b, geniale brano tratto da Il dado, anno 1996. Chiude la prima parte di concerto Acrobati, che dà il titolo all’album di inediti pubblicato nel 2016.

Numerosi i bis, aperti dalla bellissima Questo paese, per proseguire poi con Il secondo da sinistra, Il mio nemico, Il mondo stretto in una mano, fino alle immancabili La paranza e Salirò. Chiusura affidata a due dei brani più impegnati della carriera di Silvestri: A bocca chiusa e Cohiba, che fa quindi il suo ritorno nella posizione che gli spetta, ovvero in chiusura di concerto, dopo la “pausa” che gli era stata concessa l’anno scorso.

Oltre due ore di live in una formazione “ristretta” rispetto alla big band dell’anno scorso, che ha portato quindi una ventata di arrangiamenti nuovi nel repertorio del cantautore, per un concerto di un artista che sa sempre emozionare e toccare le corde giuste, e che in un posto così bello come l’Anfiteatro del Vittoriale, è riuscito ad aggiungere ulteriore bellezza con le sue canzoni.

Queste le prossime date del tour

8 agosto – Capannori (LU), Stanno tutti bene
15 agosto – Grottaglie (TA), Cinzella Festival
18 agosto – Lerici (SP), Tenco ascolta
29 agosto – Monterosso Grana (CN), Roumiage
4 settembre – Imola (BO), Imola in musica
8 settembre – Altopiano della Paganella (TN), Suoni delle Dolomiti

La scaletta del concerto

1. Le navi
2. L’uomo intero
3. Illuso
4. Disamistade (cover Fabrizio De André)
5. Alle prese con una verde milonga (cover Paolo Conte)
6. Io non mi sento italiano (cover Giorgio Gaber)
7. La verità
8. Mi persi
9. La mia casa
10. Monetine
11. Ma che discorsi
12. Strade di Francia
13. La classifica
14. Il colore del mondo
15. Spigolo tondo
16. Il flamenco della doccia
17. Le cose in comune
18. Sogno-b
19. Acrobati

20. Questo paese
21. Il secondo da sinistra
22. Il mio nemico

23. Il mondo stretto in una mano
24. La paranza
25. Salirò

26. A bocca chiusa
27. Cohiba

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